Vandali o ladri al cimitero di Brozzi?

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Perché ci s’interroga a questo modo sulla stampa locale di Firenze e contado, e gli stessi politici parlano di: “vandali”, quando neanche due mesi fa, il 25 Ottobre, nello stesso cimitero, furono danneggiate alcune tombe per portare via il rame e non c’era nessun gesto vandalico, ma l’obiettivo dei ladri erail cosiddetto ‘oro rosso’, come era successo recentemente con l’asportazione delle grondaie.

E identici colpi, cioè furti di rame, erano avvenuti in Ottobre quando erano stati arrestati in Via Rocca Tedalda, due cittadini rumeni che avevano fatta incetta di questo metallo in un magazzino edile e il 19 Dicembre scorso, analogo furto all’interno del grande cimitero di Trespiano, il principale camposanto di Firenze, dove i soliti ignoti, approfittando di un passaggio offerto da un cantiere edile, utile per la costruzione di una nuova porzione di cimitero, hanno portato via 200 metri di grondaie di rame? E perché ci si appella all’uso di altre telecamere, che ormai controllano ogni atto di ogni strada? Forse bisognerebbe metterle allora anche presso i grossisti che comprano il rame usato oppure ai camionisti che trasportano o rame o alle fonderie!?

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Non c’è in questo un po’ di vigliaccheria nel non voler vedere i problemi per quello che sono, figuriamoci risolverli! e appiattirsi sui luoghi comuni e sul politically correct, cioè il niente?

Anche perché dappertutto, nelle case isolate o diroccate come nelle chiesette di campagna da anni, da decenni si assiste al continuo furto di canale e discendenti in rame, come spariscono di continuo i vasi, le statue o i portalumi in rame. Se fossero vandali, se la prenderebbero con i marmi o con le pietre, ma guarda caso i danni avvengono alle tombe o ai marmi solo per “l’estrazione” del prezioso metallo, il più ricercato, da solo perché ottimo conduttore, nei fili elettrici o nei pannelli fotovoltaici, solo per fare un esempio, ma anche in lega con lo stagno dove forma il bronzo o con lo zinco, dove forma l’ottone. Tanto che sul mercato, se puro può spuntare 8-9 euro al Kg., ma anche usato non è niente male perché viene valutato circa la metà. Così, dato che i morti non possono protestare si prendono di mira i vasi che ospitano i fiori per defunti che sono quasi sempre fatti di questo prezioso materiale o di una sua lega, e dato che i contenitori, una volta per il vento, ora per contrastare in qualche modo i furti, sono ancorati alla lapide, per portarli via, i ladri non si fanno scrupoli danneggiando le tombe per meglio staccarli o per recuperare il contenitore all’interno del vaso in marmo.

E non sono colpiti solo i cimiteri e le chiese: si parla spesso di furti di rame, con le Ferrovie dello Stato e gli impianti fotovoltaici come vittime principali. E negli anni, il fenomeno dei furti è diventato così diffuso, da portare alla nascita di un Osservatorio nazionale, cui partecipano Carabinieri, Guardia di finanza, Polizia di Stato, Agenzia delle dogane, Confindustria e alcune delle imprese più esposte: Ferrovie dello Stato italiane, Enel, Telecom Italia, Vodafone Italia, Wind-Tre e Anie (Federazione nazionale imprese elettrotecniche e elettroniche). I furti di rame, spiega l’Osservatorio: “oltre a provocare l’interruzione di pubblici servizi essenziali con ripercussioni di natura economica e sociale di particolare rilievo, possono avere conseguenze per quanto riguarda la sicurezza e l’ordine pubblico”.

Ma ritorniamo a Brozzi sobborgo della periferia occidentale di Firenze, al confine con il comune di Campi Bisenzio, celebre anche con l’adiacente Quaracchi, per certe comiche di Vianello e per la pessima fama del vino qui prodotto come scriveva nel ‘600 Lippi nel “Malmantile racquistato.

A due mesi di distanza, non vandali, ma ladri di rame hanno attaccato due cappelle e diverse tombe, danneggiandole non per i gesti che contraddistinguono per sempre le devastatrici popolazioni germaniche orientali dei Wandilii, nelle loro devastanti invasioni verso occidente, guidati dai loro re Raus e Raptus, o nel Sacco di Roma guidati da Genserico nel 455, ma per fare denaro. Del resto non era anche questo l’obiettivo dei Vandali?

< Daniele Vanni >

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