Testamento colombiano di Berlusconi

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Sentita Marta Fascina

Marta Fascina, onorevole di Forza Italia, calabrese di origine, napoletana di adozione, giornalista già addetta stampa del Milan, è stata la fidanzata ufficiale di Silvio Berlusconi fino alla sua morte, avvenuta il 12 Giugno 2023. E qualcosa di più di fidanzata, perché la loro unione fu “celebrata” il 19 Marzo 2022 in un evento privato tenutosi presso Villa Gernetto a Lesmo (MB) in una festa al pari di un matrimonio, ma l’occasione, che fu precisato e definito dai media “promessa d’amore” o “non matrimonio”, avvenne alla presenza del fratello dell’ex premier, Paolo Berlusconi, dei suoi figli (tranne Pier Silvio) e nipoti, nonché di persone a lui vicine (tra gli altri Gianni Letta, Marcello Dell’Utri, Fedele Confalonieri, Alberto Zangrillo, Antonio Tajani, Vittorio Sgarbi, Adriano Galliani), del dirigente leghista Matteo Salvini e di diversi parlamentari forzisti. Lo stesso Berlusconi, in una nota, sottolineò come la circostanza fosse priva di valore legale.

All’apertura del testamento olografo di Silvio Berlusconi, nei primi giorni di Luglio 2023, emerse, a quanto si legge sulla stampa che seguì l’evento, come nell’ultimo dei tre fogli che costituivano il documento, l’ex Presidente del Consiglio avesse disposto una donazione a titolo di legato di 100 milioni di euro a beneficio dell’ultima compagna. Questo foglio, si legge ancora, a differenza degli altri due, era stato per qualche tempo custodito dalla stessa Fascina, per poi essere consegnato al notaio milanese che aveva già in custodia le restanti pagine.

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La 33enne Marta Fascina, deputata di Forza Italia, ultima compagna di Silvio Berlusconi, è stata sentita come persona informata sui fatti nell’indagine sul presunto testamento colombiano dell’ex premier. Il fascicolo per falso in testamento e tentata truffa è stato aperto a Ottobre dalla Procura di Milano nei confronti dell’imprenditore torinese Marco Di Nunzio, in passato ispiratore della lista civetta “Bunga bunga”, che reclama, come ha raccontato per primo il Fatto Quotidiano a fine Giugno – un apparente lascito da 26 milioni di euro, più ville, barche e (soprattutto) il 2% della holding Fininvest, disposto dall’uomo di Arcore in suo favore il 21 Settembre 2021 di fronte a una notaia di Cartagena, in Colombia.

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Tesi sconfessata dall’ambasciata italiana che attestava come Berlusconi non fosse mai entrato in Colombia, tantomeno il 21 Settembre 2021 quando in apparenza a Cartagena avrebbe espresso il testamento davanti a un notaio. Per controbattere, Di Nunzio aveva prodotto alcuni documenti a sostegno della nuova tesi, per la quale Berlusconi non risulterebbe sui normali registri frontalieri della Colombia, perché vi sarebbe entrato dal mare, a bordo di un peschereccio: si tratta di due apparenti fatture dell’acquisto quel giorno, di due quadri di Botero e di uno smeraldo, e l’esito negativo di un tampone molecolare Covid in teoria effettuato da Berlusconi.

Da qui, per conoscere questi eventuali spostamenti, in questi giorni, l’On. Marta Fascina è stata sentita in una caserma della Guardia di Finanza dal procuratore di Milano, Marcello Viola, nell’ambito dell’inchiesta su questo presunto testamento colombiano.

Di Nunzio, a quanto scrive il Corriere, non sarebbe più indagato per il solo falso in testamento e tentata truffa, ma anche tentata estorsione ai danni dei figli di Berlusconi. Su questa vicenda, il procuratore Viola e la pm Roberta Amadeo hanno voluto chiedere a Fascina se ricordasse dove fosse Berlusconi il 21 Settembre 2021, e se a sua conoscenza fosse mai stato in Colombia. Fascina lo ha escluso, e su quel giorno ha documentato, con le copie di una agenda, dov’era e cosa aveva fatto Berlusconi.

< Daniele Vanni >

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