Caposala sutura cadavere e pubblica le foto nei social

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Il presidente nazionale della Federazione degli Ordini dei medici: “Gesto di pessimo gusto, meriterebbe un procedimento disciplinare”

Brindisi, 23 ottobre 2023 – Una caposala dell’ospedale Perrino di Brindisi è stata protagonista di un episodio che ha suscitato indignazione e sconcerto. La donna, che svolge il ruolo di coordinatrice del reparto di Anatomia e Istologia patologica, si è fatta fotografare mentre, con ago ricurvo e fettuccia da sutura, ricuce l’addome di una salma che era stata sottoposta ad autopsia. Le immagini sono state pubblicate sul suo profilo social, dove hanno ricevuto numerosi like e commenti.

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L’episodio è stato duramente stigmatizzato dal presidente nazionale della Federazione degli Ordini dei medici, Filippo Anelli. “Si tratta di un fatto estremamente grave e di pessimo gusto – ha commentato Anelli – che meriterebbe l’intervento dell’Ordine degli infermieri e l’avvio di un procedimento disciplinare. Non so se ci sono profili di carattere penale e neppure se si possa parlare di vilipendio di cadavere. Questa cosa deve essere approfondita da chi di dovere. Io mi limito a dire che la vicenda va inquadrata nell’ambito della tutela del decoro della professione, del buon gusto”.

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Nelle immagini pubblicate sui social, la caposala appare sorridente mentre sutura l’addome della salma. In una didascalia, la donna scrive: “Chi lavora con le sue mani è un lavoratore. Chi lavora con le sue mani e con la testa è un artigiano. Chi lavora con le sue mani, con la testa e con il cuore è un artista. Buon Primo maggio a tutti”.

“Non si sta facendo un atto medico che prevede diagnosi e terapia – osserva ancora Filippo Anelli – Configurare le azioni della caposala come un atto medico è difficile, anche perchè sta operando su un cadavere. Però, non è certamente bello che si mettano sui social le immagini di una salma. Perciò si potrebbe obiettare che sarebbe stato opportuno non farlo”.

L’Ordine degli infermieri di Brindisi ha avviato un’indagine interna per verificare i fatti e prendere eventuali provvedimenti.

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