In carcere da 32 anni per strage. Chiesta la revisione
Beniamino Zuncheddu, ex pastore sardo, è in carcere da 32 anni e mezzo dopo la condanna all’ergastolo per la strage di Cuili is Coccus a Sinnai, in Sardegna, in cui furono uccisi tre pastori nel 1991.
Zuncheddu si è sempre proclamato innocente e la sua difesa ha chiesto la revisione del processo. Il processo di revisione è iniziato a Roma il 20 settembre 2023 e in queste settimane si stanno ascoltando i testimoni.
Il 13 ottobre 2023, circa 50 persone sono arrivate dalla Sardegna a Roma per sostenere Zuncheddu. Hanno manifestato davanti al tribunale con striscioni e slogan per chiedere la sua assoluzione.
Il sindaco di Burcei, il paese di origine di Zuncheddu, ha commentato la manifestazione dicendo che la comunità di Burcei ha sempre sostenuto Zuncheddu e che la richiesta di revisione si sta concretizzando grazie a nuove prove che lo scagionano.
Fra i testimoni che verranno sentiti c’è il superstite della strage, che fu il testimone chiave del primo processo e il poliziotto che ha svolto le indagini e che secondo la difesa condizionò il testimone spingendolo a ritrattare. Nelle prossime udienze, ci saranno le richiesta della procura generale, della difesa e delle altre parti e i giudici dovranno emettere o una sentenza di accoglimento della richiesta di revisione e quindi pronunciare l’assoluzione dell’imputato, oppure respingere la richiesta confermando la sentenza di condanna.
I giudici della Corte di Appello di Roma dovranno decidere se accogliere la richiesta di revisione e assolvere Zuncheddu, oppure respingere la richiesta e confermare la sentenza di condanna.