Delitto di Gulia Tramontano: Uccisa con 37 coltellate, due al collo mortali

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Dall’autopsia, non ha avuto neppure il tempo di difendersi

A Giulia Tramontano  sono state inferte almeno 37 coltellate, di cui due nella regione del collo, una ha reciso la carotide uccidendola in un lago di sangue.

Questi sono i primi esiti dell’autopsia della 29enne incinta di 7 mesi uccisa da Alessandro Impagnatiello. Le coltellate sono state inferte quasi tutte nella parte alta del corpo, una anche al volto e una ha perforato un polmone. Non risultano segni di coltellate al ventre.

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Potrebbero essere individuate anche altre ferite con successive indagini necroscopiche; si ipotizza che potrebbero essere quasi quarantina in totale i colpi inferti: una che ha reciso la carotide e l’altra sempre nella zona del collo e che ha colpito l’arteria succlavia.

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Per il momento non si ha notizia se Giulia è stata colpita alle spalle mentre stava cucinando.

In un primo momento l’Impagnatiello aveva dichiarato che lei si era colpita al collo da sola e lui l’aveva poi uccisa “per non farla soffrire”. Poi, nella versione versione successiva aveva detto che era lei che aveva in mano un coltello per tagliare dei pomodori e che si era ferita involontariamente alle braccia.

Ricostruzioni totalmente smentite dagli esami autoptici di oggi.

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