Pubblicate le motivazioni sull’omicidio Mollicone
Su i pantaloni di Serena tracce di sostanze usate in edilizia e carrozzerie
I giudici della Corte d’Assise di Cassino hanno depositato le motivazioni della sentenza del processo per l’omicidio di Serena Mollicone, la giovane di Arce uccisa nel 2001.
Secondo l’accusa, la ragazza sarebbe stata aggredita ed uccisa nella caserma dei carabinieri di Arce, in provincia di Frosinone, comandata all’epoca dal maresciallo Franco Mottola.
Nelle motivazioni della sentenza, nella quale tutti gli imputati sono stati tutti assolti si legge che le:
”impronte dattiloscopiche rinvenute all’interno dei nastri adesivi che legavano le mani e le gambe di Serena, sono state ritenute utili per l’identificazione e non appartengono agli imputati. Su un’impronta in particolare – scrivono i giudici – risulta essere stato rinvenuto un profilo genetico misto con contribuente maschile, di cui è stata esclusa la paternità degli imputati”.
Le motivazioni proseguono inoltre: – ”Ulteriormente, si deve rilevare il rinvenimento sui pantaloni e sugli scarponcini di Serena di tracce di Lantanio e Cerio, riconducibili a una polvere a base di ossidi di cerio, utilizzata come polish, con cui la stessa dovrebbe essere venuta in contatto quando era già in posizione supina, così assumendo una connotazione indiziaria particolarmente rilevante nella ricostruzione della dinamica delittuosa.
“Vale la pena osservare – scrivono ancora i giudici nel dispositivo – come secondo la consulenza merceologica effettuata il polish è un prodotto che viene in specie impiegato nell’ambito dell’edilizia per la lucidatura di marmi, vetri e specchi posti in opera e nelle carrozzerie per l’eliminazione di graffi da parabrezza e fari. Contesti rispetto ai quali non è stato provato alcun collegamento con gli imputati”.
