Morte Vinitha Nicolò, si indaga per omicidio: “Il cadavere potrebbe essere stato spostato”
Si procede per omicidio sulla morte della 39enne Vinitha Nicolò, la barista originaria dello Sri Lanka, ritrovata senza vita lo scorso 29 Settembre nel fondo di una forra a Ton, in Trentino. Gli inquirenti stanno vagliando tutte le ipotesi, compresa quella dell’incidente in seguito a una caduta nel Rio Pongaiola, ma gli accertamenti effettuati in questi giorni, hanno portato ad ipotizzare la presenza di una seconda persona sulla scena del ritrovamento del cadavere e quindi di una morte violenta.
Inoltre ci si è focalizzati anche sulla posizione del corpo di Vinitha che è stato ritrovato a ridosso del torrente: tra il sentiero e il fondo della forra è presente della vegetazione che, teoricamente, avrebbe potuto frenare la caduta della donna, mentre il corpo è stato ritrovato 40 metri più in basso, sul greto del torrente Pongaiola. Come dire: qualcuno lo potrebbe aver spostato.
Ma al momento nel fascicolo per omicidio aperto dalla Procura di Trento non ci sono indagati, segno che si resta alle ipotesi.
Intanto ieri si sono tenuti i funerali di Vinitha (che aveva due figlie Annafrancesca e Anastasia) ai quali hanno partecipato in centinaia nella sua Lavis dove si era trasferita per amore. Dopo aver frequentato il liceo da Vinci a Trento, si era laureata in agraria a Bologna.