Pensionato fatto a pezzi nel bagno, e i resti gettati nel fiume: è stata la moglie

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Il primo ritrovamento, se ricordate il nostro racconto, era avvenuto per caso quando il personale del Consorzio di Bonifica aveva notato una gamba umana in un angolo di una chiusa dell’Adigetto, un corso d’acqua che si stacca dall’Adige e che viene usato per l’irrigazione, nel territorio di Villanova del Ghebbo. Poche ore dopo altri resti umani erano stati ritrovati sempre nelle acque del canale Adigetto ma pochi chilometri più a monte, sotto un ponte a Lendinara. Poi in sequenza nei giorni successivi anche il tronco, le braccia e l’altra gamba. Tutte parti del corpo rinchiuse in diversi sacchi neri.

Da giorni gli inquirenti avevano concentrato le indagini sulla famiglia del pensionato di origine albanese, in particolare la moglie, che era stata l’ultima a vederlo. Ma i familiari non avevano mai denunciato formalmente la scomparsa dell’uomo prima del ritrovamento delle varie parti del suo cadavere smembrato, che risale alla fine di luglio. Il figlio però aveva comunicato ai carabinieri, via telefono, un allontanamento volontario dell’uomo dopo una presunta lite con la moglie in casa nei giorni precedenti alla scoperta del cadavere. Le parti del corpo appartenevano proprio a Shefki Kurti, il pensionato residente a Badia Polesine, in provincia di Rovigo, ucciso e fatto a pezzi per poi essere gettato nel fiume Adigetto in sacchi di plastica.

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Nelle scorse ore i carabinieri hanno arrestato la moglie del 72enne, la 68enne Nadire Kurti, coniugata con l ‘uomo da 40 anni, con le pensatissime accuse di omicidio volontario aggravato e distruzione e soppressione di cadavere.

Proprio il sopralluogo dei Carabinieri del Ris di Parma all’interno dell’abitazione della vittima, hanno permesso di individuare importanti tracce. ematiche che hanno incastrato la donna. La signora, fermata sabato scorso, nel corso di un interrogatorio infine è crollata e ha collaborato con gli inquirenti, ammettendo le proprie responsabilità: “L’ho ucciso e poi l’ho fatto a pezzi in bagno!”

Come rivelano i carabinieri del Comando Provinciale di Rovigo, la donna ha ammesso di aver ucciso il consorte con un’accetta, all’interno della loro abitazione, di averne poi smembrato il corpo nel bagno, di averne raccolte le parti in sacchetti della spazzatura che ha infine gettato nel fiume “Adigetto”, distante poche centinaia di metri dalla sua abitazione. La donna ha anche fornito indicazioni che hanno

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