Ruba i progetti segreti di Apple dell’auto a guida autonoma
Spionaggio industriale ai danni della azienda di Cupertino
La storia si ripete tra latitudini diverse. Sono passati secoli quando due monaci dell’ordine di S. Basilio, rubarono e portarono a Bisanzio le uova del baco da seta, nascoste dentro il cavo dei loro bastoni di bambù.
in questo modo veniva profanato uno tra più importanti segreti industriali dell’antica Cina.
Toccherà poi al vetro, alla ceramica, alla polvere da sparo, alla porcellana ecc.ecc.
Oggi sarebbe toccato alla statunitense Apple, se non si fossero accorti in azienda che qualche cosa non stava andando per il verso giusto.
Schiacciato dalle prove, un ingegnere cinese ha dovuto ammettere le proprie responsabilità.
Ha trasferito sul laptop di sua moglie un documento di 25 pagine con gli schemi tecnici di un circuito elettronico e, i manuali tecnici del prototipo di auto a guida autonoma
Un ex ingegnere cinese dipendente di Apple, Zhang, è accusato dalle autorità statunitensi di aver rubato segreti commerciali alla compagnia di Cupertino si è dichiarato colpevole.
Chiamato In giudizio per aver rubato informazioni sul progetto di auto a guida autonoma di Apple, ha dovuto patteggiare la condanna.
L’ingegnere faceva parte del team che progettava e testava i circuiti stampati per i sensori considerati tra i segreti più preziosi e delicati dell’intero progetto.
È stato arrestato dagli agenti dell’FBI, all’aeroporto internazionale di San José mentre cercava di imbarcarsi su un volo per la Cina.
L’ingegnere è stato anche accusato di aver rubato i circuiti stampati e un server Linux dai laboratori di sviluppo della compagnia. Tutto questo poco prima di comunicare alla società che intendeva tornarsene in Cina per accettare un lavoro alla Xpeng Motors, una startup cinese di auto elettriche che si è dichiarata estranea ai fatti e di non avere alcuna responsabilità sullo spionaggio industriale.