Pugnalato a morte per una banale lite tra ragazzi
Castel del Rio (BO): Tutto è successo venerdì poco prima della mezzanotte. Un gruppo di ragazzini, tra 16 e 17 anni di età, litigano accesamente con un paio di ragazzi più grandi di loro.
In passato tra loro forse, c’erano stati dei malumori. È bastato un attimo una parola di troppo per passare da qualche spintone a qualche insulto alle vie di fatto.”Guarda come porti il ciuffo, con quei capelli rossi”: questa sarebbe stata la frase, proferita da uno dei minorenni che ha surriscaldato gli animi nei confronti di Fabio Cappai, un giovane 24enne. Lo scontro sarebbe iniziato in un bar del paese, poi, quando il proprietario ha cacciato i giovani dal suo locale il gruppetto si è trasferito vicino al campo sportivo, dove in un attimo è finita in tragedia.
Da un semplice sfottò si è passati in un attimo alle vie di fatto. Uno spintone, un pugno e in fine il coltello. Una sorta di Cavalleria Rusticana un vero e proprio putiferio. Sette o otto adolescenti (raccontano alcuni testimoni) contro i due ventenni. Ben presto Fabio è rimasto isolato dall’amico, con addosso quasi tutti i ragazzini; a quel punto è spuntata la lama. Un colpo l’ha raggiunto vicino all’ascella destra, un altro, quello mortale al costato sinistro; un terzo taglio, superficiale, è arrivato all’inguine. Inutili i tentativi di soccorrerlo. Il giovane è morto poco prima di giungere all’ospedale.
Il ragazzino di appena 16 anni, che abita in una frazione di Firenzuola (Firenze) ha confessato indicando ai carabinieri dove aveva gettato il coltello dopo il delitto. La Procura dei Minorenni, con la dottoressa Silvia Marzocchi, ha disposto il fermo nel tardo pomeriggio di ieri dopo un lungo interrogatorio.
L’ultimo episodio di Giallo Criminale