Sant’Anastasia, Napoli, corruzione come sistema per assegnazione incarichi di giudice di pace o ctu, 15 indagati

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Di Daniele Vanni

Quindici persone sono indagate con l’accusa di corruzione, occultamento di atti pubblici, falso in atto pubblico, truffa ai danni dello Stato e depistaggio: sono cancellieri, operatori giudiziari, avvocati, medici e altri professionisti!

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Al termine di una indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Nola, nel Napoletano, il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli ha dato esecuzione, assieme al Comando Carabinieri Nucleo Antifalsificazione Monetaria di Roma, a un’ordinanza di misura cautelare emessa dal gip del Tribunale di Nola.

Per 3 cancellieri e di 3 avvocati arresti domiciliari.

Semplice obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria nei confronti del Direttore Amministrativo della Cancelleria del giudice di pace di Sant’Anastasia.

Divieto di dimora nel medesimo Comune per 8 professionisti (medici, geometri e periti assicurativi).

Dalle indagini è emersa una “prassi costante e consolidata di gestione illecita degli affari penali presso l’Ufficio del giudice di pace di Sant’Anastasia con riferimento, in particolare, all’assegnazione delle consulenze tecniche d’ufficio. Cancellieri ed operatori giudiziari erano soliti garantire l’affidamento di incarichi di ctu a medici, geometri e periti assicurativi compiacenti, dietro ricompensa di denaro contante e utilità varie, quali visite mediche gratuite e tamponi Covid, buoni carburante, lavori di ristrutturazione, generi alimentari vari … Il sistema così realizzato, impenetrabile ai professionisti non conosciuti dai dipendenti pubblici in servizio presso l’Ufficio del giudice di pace di Sant’Anastasia, avrebbe consentito ai consulenti infedeli di eseguire prestazioni pagate con denaro pubblico. Il meccanismo fraudolento ricostruito dalle Fiamme Gialle è risultato così disinvolto che in un’occasione sarebbe stata persino documentata l’assegnazione di una consulenza per un incidente stradale ad un geometra privo dei relativi titoli abilitativi. Il sistema illecito si è esteso anche ad alcuni avvocati legati da rapporti di stretta amicizia con i dipendenti pubblici i quali, dietro erogazione di periodiche utilità, si garantivano libero accesso agli Uffici e, in maniera indisturbata, sottraevano documentazione da fascicoli e, sempre con la compiacenza di cancellieri e operatori giudiziari, ottenevano l’anticipazione della pubblicazione delle sentenze alterando il normale ordine cronologico. Infine, nello stsesso contesto investigativo, il Comando Carabinieri Antifalsificazione Monetaria di Roma ha anche accertato l’utilizzo di valori bollati contraffatti da parte di due avvocati”.

Una pagina che lascia senza commento.

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