Omicidio del portiere d’albergo, confessa l’assassino: «Ho avuto un momento di follia»
Di Daniele Vanni
Alberto Faravelli, 69 anni, lavorava al Londra hotel e sarebbe andato in pensione a fine anno: è stato colpito alla testa con un oggetto. Un senza fissa dimora di 46 anni ha ammesso l’omicidio
«Ho avuto un momento di follia e l’ho colpito». È l’ingenua, ma forse spontanea, confessione di Giuseppe Proietto Aiello, 46 anni, in teoria: residente ad Alessandria, in pratica: senza fissa dimora, dopo sette ore di interrogatorio. Era stato fermato nella notte. L’omicida era arrivato in treno ad Alessandria, dove risiede nella Casa Comunale.
Alberto Faravelli, 69 anni, portiere all’hotel Londra, un albergo a quattro stelle vicino alla stazione di Alessandria, sarebbe stato colpito e ucciso con un oggetto alla testa. Al termine di un lungo interrogatorio, nel quale aveva fatto le prime ammissioni, Proietto Aiello è stato infine fermato. È ancora da stabilire con certezza il movente. Nessuna ipotesi è esclusa, anche che si sia trattato di un tentativo di rapina. Il fermo è stato disposto dal pm di turno, Andrea Trucano, sulla scorta degli indizi raccolti dai carabinieri di Alessandria. Il sospettato è assistito da un legale affidato d’ufficio.
Faravelli lavorava all’hotel Londra da 15 anni e sarebbe andato in pensione a fine anno: abitava a Tortona, in provincia di Alessandria, e viveva da solo dallo scorso Natale, da quando era morta l’anziana madre. Nessuno si sarebbe accorto di nulla. Il corpo della vittima è stato ritrovato intorno all’1.30, riverso a terra e in una pozza di sangue. Lo ha scoperto un passante che camminava all’esterno dell’edificio e ha notato il corpo ormai senza vita. Nessuno ha assistito alla scena. La scientifica ha lavorato a lungo per raccogliere tutte le tracce utili all’indagine. I carabinieri si sono concentrati in particolare sulla porta di ingresso, scorrevole, da cui l’assassino è certamente entrato, anche perché non sono stati trovati segni di scasso in altri punti del quattro stelle.