Sassari, già accusato di omicidio: a giudizio anche per rapina 

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Di Daniele Vanni

Claudio Dettori nel 2020 avrebbe aggredito con altre 2 persone una studentessa in via Cattalochino

A Giugno, sarà alla sbarra, per l’omicidio del barista Antonio Fara, di 47 anni.
Ma intanto, Claudio Dettori 25 anni è comparso in aula, accompagnato dagli agenti della polizia penitenziaria, come imputato anche di una rapina aggravata, commessa due anni fa, a Sassari, in un appartamento abitato da studenti, di via Cattalochino. Con due complici rimasti sinora ignoti.

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È stata la vittima, una studentessa, a raccontare in lacrime davanti al collegio presieduto dal giudice Elena Meloni, quello che successe una notte di gennaio del 2020 nell’appartamento nel quale viveva con altri studenti come lei. 

La ragazza, universitaria, aveva un esame e per questo motivo quel fine settimana, non era rientrata nel suo paese, per prepararsi. Sola a casa, perché un coinquilino era uscito con la fidanzata e l’altra studentessa era a Cagliari, ad un certo punto vedeva la maniglia della porta della camera abbassarsi, pensando che uno dei suoi amici fosse rientrato. Aperta la porta chiusa a chiave, iniziava un incubo!

La studentessa si era trovata davanti: «tre tipi col passamontagna, che mi hanno immobilizzata e buttata sul letto e mi hanno messo sul viso una sorta di scaldacollo in pile, sentivo la consistenza del tessuto. Ho notato che chi mi teneva ferma sul letto aveva la carnagione scura. Gli altri due, più bassi, rovistavano e mi hanno portato via il pc, il telefono, il portafoglio e un orologio». E poi «mi hanno fatto rialzare e mentre andavano verso la porta uno mi ha toccato il sedere e mi hanno detto: “Se non ti stai zitta ti lasciamo morta”, era più o meno questo il senso della frase. Quando sono andati via io sono salita al piano di sopra per chiedere aiuto e dopo poco è arrivata la polizia». 

Le indagini erano partite dalle persone che frequentavano quell’appartamento, concentrandosi sulle amicizie di un ragazzo che da circa un mese aveva preso in locazione l’unica camera rimasta sfitta: uno di questi era proprio Claudio Dettori, riconosciuto dalla ragazza che lo aveva indicato con sicurezza tra le fotografie che le erano state mostrate dalla squadra mobile. Durante una perquisizione nell’abitazione di Dettori la polizia aveva poi trovato l’orologio che era stato rubato alla studentessa e anche uno scaldacollo in pile.

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