Tagliò la testa ad un connazionale. Ergastolo per 25enne del Bangladesh

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di Daniele Vanni

È stato condannato all’ergastolo Mohamed Mostafa, il 25enne cuoco del Bangladesh, processato a Torino con l’accusa di avere decapitato il connazionale Mohamed Ibrahim, suo coetaneo, lavapiatti in una pizzeria.

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Il delitto fu commesso il 9 giugno 2021 nella casa della vittima in corso Francia a Torino, durante una furibonda lite. Per questi la difesa si sarebbe attesa una condanna non così pesante: “È una sentenza pesantissima che non mi aspettavo”, ha commentato l’avvocato difensore, Nadia Di Brita, ipotizzando che Mostafa abbia reagito dopo essere stato aggredito.

Invece il tribunale ha anche disposto la trasmissione degli atti in procura perché si proceda per il reato di vilipendio di cadavere, perchè Ibrahim risulta che sia stato decapitato quando ormai era già privo di vita. 
Secondo i pubblici ministeri Valentina Sellaroli e Marco Sanini il movente fu probabilmente da cercare nella mancata restituzione di un debito o in quello che, sulla base delle dichiarazioni dell’imputato, hanno definito un “fidanzamento truffa”. Mostafa versava denaro da destinare in Bangladesh ad una giovane parente della vittima, perché gli era stato fatto credere che lo avrebbe sposato; il matrimonio invece non ebbe mai luogo. 

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