Carlo Fumagalli confessa l’omicidio di Romina Vento: «Voleva lasciarmi, l’ho annegata»
di Daniele Vanni
Fara Gera d’Adda, la confessione e la decisione del Gip: deve restare in carcere. La donna spinta sottacqua dopo il volo con l’auto nel fiume Adda!
Non solo non era un incidente, il volo dell’auto in velocità verso le acque del fiume a Fara Gera d’Adda! Ma Carlo Fumagalli, oltre che gettarsi con la macchina nelle fredde acque del fiume, (il cui nome non a caso in Celtico sta per fredde acque correnti e che è famoso per le frasi manzoniane, sulla formazione del Lago di Comodal quale poi esce per poi terminare assieme a tanti corsi d’acqua che hanno segnato l’epoca industriale italiana, nel Po) approfittando di uno spazio tra il guard rail, ma avrebbe fatto di più! Infatti, Carlo Fumagalli avrebbe ripetuto al gip Vito Di Vita il racconto agghiacciante degli attimi in cui ha puntato l’auto di famiglia verso l’Adda (forse sapeva ho aveva già studiato il punto) ma, una volta in acqua, avrebbe proprio annegato la compagna Romina Vento, 43 anni, che tentava di uscire dalla macchina per salvarsi! Da qui forse, le strazianti urla di aiuto avvertite da alcuni soccorritori che avevano visto l’auto precipitare nel greto dell’Adda.
Sul luogo del delitto, incessante il viavai di persone che portano anche fiori, presso la fettuccia, il nastro bicolore usato dai carabinieri per delimitare le scene dei delitti.
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