Crimini ambientali – Riflessioni nella Giornata della Terra

Tempo di lettura 3 minuti

di Daniele Vanni

Questa è la vera guerra che abbiamo davanti!

Adesso, nella Giornata della Terra, sono stati diffusi i dati del Copernicus Climate Change Service che riassumono le preoccupanti condizioni del Pianeta, tra l’estate europea più calda di sempre, venti deboli (che rischiano di bloccare le pale eoliche!) e ghiacci che diminuiscono continuamente!

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Gli esperti del Copernicus Climate Change Service sono in grado di fornirci più dettagli di come ad esempio la siccità ha impattato sul Mediterraneo, delle ondate di calore o le alluvioni che abbiamo subito, di quanto l’Europa – che ha vissuto l’estate più calda mai registrata – abbia sofferto a causa del riscaldamento globale e l’aumento delle emissioni.

Livello mondiale

A livello globale, gli ultimi sette gli ultimi sette anni sono stati i più caldi mai registrati, con il 2021 classificato tra il quinto e il settimo anno più caldo. Le concentrazioni di gas serra, (soprattutto di anidride carbonica) e in particolare di metano, sono continuate ad aumentare durante il 2021, di circa 2.3 ppm e 16.5 ppb.

Nel mondo c’è stato un evidente aumento delle temperature dell’aria superficiale globale, pari a 1,1 e 1,2°C rispetto ai livelli preindustriali, sia sulla terraferma che sulla superficie del mare. 

Il livello del mare ha continuato a crescere con un aumento totale di circa 9 cm dal 1993.

Gli ultimi dati confermati risalenti alla fine del 2020 evidenziano anche che le calotte glaciali della Groenlandia e dell’Antartide hanno continuato a subire una perdita di massa.

Livello europeo

Come detto, l’Europa ha registrato l’estate più calda di sempre, con una temperatura di 1°C superiore alla media 1991-2020. Nel Vecchio Continente si sono verificate nel 2021 precipitazioni record che hanno causato intense alluvioni e il 14 Luglio 2021 è stata una delle giornate con più precipitazioni soprattutto su Belgio e Germania occidentale.

Le temperature superficiali marine annuali del Baltico e del Mediterraneo orientale sono state le più elevate dal 1993.

In Giugno e Luglio, le temperature superficiali marine in alcune aree del Baltico sono state più di 5°C superiori alla media. La primavera europea è stata più fresca della media ma diverse zone dell’Europa (come l’Italia) hanno registrato un inizio anticipato seguito da un successivo episodio di gelo, con gravi conseguenze per l’agricoltura.

Nel 2021 in generale la regione mediterranea ha subito un’ondata di calore intensa e prolungata in luglio e agosto con record di temperatura superati in Italia (record provvisorio di temperatura massima giornaliera in Europa a Siracusa, 48,8°C) e Spagna (47°C).

Diversi Paesi, tra cui Turchia, Grecia e Italia sono stati colpiti da intense attività di incendi e in totale si sono superati gli 800mila ettari bruciati.

Il vento, in molti casi, è stato meno veloce del solito: in certe zone la velocità annuale è stata la più bassa dal 1979 e questa diminuzione ha portato a una inferiore produzione di energia eolica in alcuni Paesi dell’Europa occidentale.

Artico

Diversi i segnali allarmanti anche dall’Artico.

Le emissioni di carbonio causate dagli incendi nell’Artico sono le quarte più elevate sin dall’inizio delle registrazioni nel 2003, soprattutto quelle provenienti dalla Siberia orientale.

Inoltre l’estensione minima del ghiaccio marino è stata la dodicesima più bassa dall’inizio delle registrazioni satellitari nel 1979 mentre il Mare di Groenlandia ha registrato l’estensione minima di ghiaccio marino più bassa mai osservata.

2021 di eventi estremi

Nel presentare i dati, Carlo Buontempo, direttore di Copernicus Climate Change Service (C3S), ha spiegato che “il 2021 è stato un anno di estremi, tra cui l’estate più calda d’Europa, le ondate di calore nel Mediterraneo, le alluvioni e l’assenza di venti Europa occidentale. Ciò dimostra che la comprensione di episodi meteorologici e climatici estremi assume un’importanza sempre maggiore per i settori chiave della società. Informazioni accurate rispetto alla situazione climatica sono più che mai fondamentali per supportarci nel prendere decisioni informate”.

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