Corruzione per ottenere la precedenza sul funerale: nei guai medico, necroforo e due rappresentanti di un’agenzia funebre
di Daniele Vanni
a molti anni, da indagini, processi, scandali, sono emerse evidenze che qualcosa anche nel “commercio” dell’ultimo saluto, dei funerali, che dovrebbe essere momento sacro, riservato alla commozione ed ala commemorazione di chi se va, è invece nell’occhio di chi, anche sulla morte vuol fare commercio!!
Ci sono stati casi di infermieri che per un qualche compenso, suggerivano ai familiari dei moribondi l’agenzia per le onoranze funebri compiacenti o mercimoni di ogni genere, come quello scoperto a Lucca in queste ore,
Infatti, nella mattinata odierna, 30 Marzo 2022, personale della Squadra Mobile della Questura e della Sezione di P.G. della Procura della Repubblica di Lucca, ha dato esecuzione all’ordinanza di applicazione delle misure cautelari personali emesse dall’Ufficio del G.I.P. del Tribunale di Lucca nei confronti di:
un medico ematologo, ritenuto responsabile di abuso di ufficio, ex art. 323 c.p., in servizio presso una struttura privata di questa provincia convenzionata con il Servizio Sanitario Nazionale, ritenuto responsabile di violazione del dovere di imparzialità, riservatezza e correttezza imposto dall’art 54 d.lgs. n. 165/2011 al quale è stata notificata la misura cautelare della sospensione dall’esercizio di qualsiasi servizio o funzione pubblica;
un necroforo (una volta si parlava di becchini o nel Sud di becamorti!) in servizio presso una struttura dell’ASL ritenuto responsabile di abuso di ufficio, ex art. 323 c.p., violazione del dovere di imparzialità, riservatezza e correttezza imposto dall’art 54 d.lgs. n. 165/2011, art. 167 co. 2 D.Ivo n. 196/2003 al quale è stata notificata la misura cautelare della sospensione dall’esercizio di Qualsiasi servizio o funzione pubblica;
al contitolare di un agenzia onoranze funebri delle provincia ritenuto responsabile, ex art. 321 c.p., di aver corrotto il medico di cui sopra al fine di ottenere informazioni finalizzate all’ottenimento di un servizio funebre per una persona deceduta nella struttura sanitaria convenzionata con il Servizio Sanitario della Regione Toscana presso la quale lo stesso prestava servizio al quale è stata notificata la misura cautelare della obbligo di presentazione periodica alla polizia giudiziaria;
un collaboratore della agenzia onoranze funebri di cui sopra ritenuto responsabile, ex art. 321 c.p., in concorso di aver corrotto il medico sopra menzionato al fine di ottenere informazioni finalizzate all’ottenimento di un servizio funebre per una persona deceduta nella struttura sanitaria convenzionata con il Servizio Sanitario della Regione Toscana presso la quale il medico prestava servizio, al quale è stata notificata la misura cautelare della obbligo di presentazione periodica alla polizia giudiziaria.
L’attività di indagine, che nasce da un esposto presentato direttamente alla Procura della Repubblica di Lucca, ha ad oggetto una ipotesi di reato secondo la quale dipendenti di strutture sanitarie della Provincia, strumentalizzando la propria posizione lavorativa, di concerto con titolari di imprese di onoranze funebri sedenti nel territorio versiliese, avrebbero indotto i familiari di defunti a scegliere, per le esequie, determinate aziende.
L’indagine ipotizza, altresì, che
uno degli indagati avrebbe esercitato abusivamente la professione sanitaria agevolato in ciò da soggetti regolarmente iscritti ad ordini professionali sanitari. Prima dell’esecuzione delle misure sopra citate sono state effettuate nr 6 perquisizioni delegate che hanno consentito di sequestrare materiale informatico ed un ingente quantitativo di medicinali e vari presidi sanitari sulla cui provenienza sono in corso approfonditi accertamenti.