Erba, Cassazione dice “no” alla revisione: Il criminologo Cannella: “È ora di voltare pagina”

ROMA – La Corte di Cassazione ha definitivamente respinto la richiesta di revisione del processo per Olindo Romano e Rosa Bazzi, confermando la condanna all’ergastolo per la strage di Erba. La decisione, arrivata dopo una lunga camera di consiglio, mette la parola fine a una vicenda giudiziaria che ha scosso l’Italia per quasi vent’anni.
Secondo il procuratore generale della Cassazione, Giulio Monferini, le nuove prove presentate dalla difesa sono state ritenute “mere congetture” e non in grado di scalfire i pilastri della condanna: le confessioni, le dichiarazioni del sopravvissuto Mario Frigerio e le tracce ematiche. Il magistrato ha sottolineato che le prove non sono “nuove o significative”, tali da “scardinare la struttura motivazionale delle sentenze di condanna”.
Sulla vicenda è intervenuto anche il criminologo Davide Cannella, che ha rivelato di aver inizialmente considerato di presentare lui la richiesta di revisione, per poi rinunciarvi per mancanza di “presupposti oggettivi”. Cannella ha ricordato il lavoro del suo team, nella persona del genetista forense Dr.Eugenio D’Orio. Fu lui a scoprire l’errore sul sangue sul battitacco della Seat di Olindo. Sangue che non era assolutamente sangue”. Ha precisato comunque che questo non inficia l’impianto accusatorio nella sua totalità. “È arrivato il momento di voltare pagina”, ha dichiarato il criminologo. Team composto anche dalla criminologa Mary Petrillo; Rossana Putignano e Matteo e Luca Cannella.
La strage di Erba, avvenuta l’11 dicembre 2006, costò la vita a Raffaella Castagna, al figlio Youssef, alla madre Paola Galli e alla vicina Valeria Cherubini. Un massacro che sconvolse l’Italia intera e che, ancora oggi, suscita interrogativi e dolore.
L’avvocato dei coniugi Romano, Fabio Schembri, ha espresso delusione per la sentenza, auspicando che le nuove prove fossero state valutate in dibattimento. La difesa ha sempre sostenuto l’innocenza dei suoi assistiti, presentando nuovi elementi di prova che, a loro dire, avrebbero potuto scagionarli.
Con la decisione della Cassazione, sembra calare il sipario su una delle vicende di cronaca nera più controverse della storia italiana. Tuttavia, il dibattito sulla colpevolezza di Olindo e Rosa Bazzi è destinato a non spegnersi facilmente, alimentato dai dubbi e dalle perplessità di chi continua a credere nella loro innocenza.
Il criminologo Cannella ha esordito dicendo: “E’ giunta l’ora di occuparci di altre cose”.
Dalla redazione