Tra Mostro e sequestri: Le ombre scure sulla Toscana degli anni ’70-’80

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Gli anni ’70 e ’80, quelli in cui imperversava l’ombra del Mostro di Firenze in Toscana furono segnati da episodi raccapriccianti: il fenomeno dei sequestri di persona, che macchiò di sangue le dolci colline e le città d’arte della regione. Un’epidemia di rapimenti, spesso ad opera di bande criminali provenienti dalla Sardegna, che portò alla macabra denominazione di “Sardistan” per indicare vaste aree del sud della Toscana.

Il fenomeno non si limitava alla sola presenza di pastori sardi, sempre più numerosi nelle campagne, ma era strettamente legato all’attività di bande specializzate in sequestri di persona. Nomi come Cristina Peruzzi, Francesco Del Tongo, Dante Belardinelli e molti altri entrarono a far parte della cronaca nera, diventando simboli di un’epoca di paura e violenza.

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Un’industria del crimine
I rapitori non si limitavano a colpire imprenditori e persone facoltose: anche bambini e adolescenti divennero vittime di questa efferata pratica. Il caso di Augusto De Megni, un bambino di 10 anni rapito a Perugia, suscitò un’ondata di sdegno e mobilitò le forze dell’ordine.

Le indagini rivelarono un’organizzazione criminale ben strutturata, capace di operare su vasta scala e di mettere in atto vere e proprie campagne di terrore. I riscatti, spesso milionari, finanziavano un’attività criminale che si intrecciava con gli ambienti dell’estremismo politico e della criminalità organizzata.

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Le vittime e i carnefici
Molte delle vittime di questi sequestri non fecero mai ritorno, nonostante il pagamento dei riscatti. I loro corpi, spesso nascosti in luoghi impervi, rimasero a lungo irrintracciabili. Le indagini svelarono un mondo di violenza e di vendette, dove la spartizione dei proventi dei sequestri innescava faide mortali tra i membri delle bande.

I processi che seguirono rivelarono un quadro complesso e inquietante, con testimonianze contraddittorie e accuse reciproche. Emerse l’esistenza di un’organizzazione criminale ramificata, con legami con ambienti politici estremisti e con la criminalità organizzata.

Le conseguenze di un’epoca oscura
L’eredità dei sequestri in Toscana è ancora oggi presente. Le comunità colpite da questi eventi portano ancora le cicatrici di un’epoca oscura. La paura, la diffidenza e il sospetto hanno segnato profondamente la vita di molte persone.

Un capitolo chiuso?
Negli anni successivi, grazie all’azione delle forze dell’ordine e alla collaborazione di alcuni pentiti, si riuscì a smantellare gran parte delle organizzazioni criminali coinvolte nei sequestri. Tuttavia, alcune ombre continuano a aleggiare su questa vicenda, e molti interrogativi rimangono ancora senza risposta ad esempio:.
E se dietro i delitti del Mostro di Firenze ci fosse anche l’ombra oscura dei sequestri di persona?

[Davide Cannella]

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