Mostro di Firenze: Caccia al DNA

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Il Mostro di Firenze torna a bussare alle porte del Parlamento: caccia all’assassino con la genealogia del DNA
A 39 anni dall’ultimo delitto, una nuova speranza per la risoluzione del caso

Sono trascorsi quasi quattro decenni da quando il terrore del “Mostro di Firenze” seminò il panico nelle campagne toscane. Tra la fine degli anni ’70 e la metà degli anni ’80, sette giovani coppie vennero brutalmente uccise in una serie di efferati omicidi che sconvolsero l’Italia. Ancora oggi, l’identità del serial killer rimane avvolta nel mistero, e la caccia all’assassino non si è mai arrestata.

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Ora, a riaccendere la speranza per la risoluzione di questo caso irrisolto, arriva un’interrogazione parlamentare presentata alla Camera dei Deputati. La richiesta è quella di sollecitare il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ad adoperarsi per l’utilizzo delle più sofisticate tecnologie di genealogia del DNA al fine di risalire all’identità del killer.

Come sottolinea una deputata pentastellata che ha presentato l’interrogazione, “la genealogia del DNA non è mai stata impiegata nel caso del Mostro di Firenze, nonostante la sua potenziale capacità di offrire nuove piste investigative e di giungere finalmente alla soluzione di uno dei più celebri e oscuri misteri della criminologia italiana”.

L’utilizzo di questa innovativa tecnica, che ha già portato al successo in altri casi complessi, potrebbe rappresentare l’ultima speranza per dare un nome e un volto al Mostro di Firenze e per chiudere definitivamente questo capitolo buio della storia italiana.

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La vicenda del Mostro di Firenze ha segnato profondamente la memoria collettiva italiana. I delitti, efferati e brutali, commisero un’ondata di terrore nella popolazione, alimentando un clima di paura e insicurezza. Le indagini, complesse e articolate, si sono susseguite nel corso degli anni, senza mai riuscire a trovare un colpevole definitivo.

Nel corso dei decenni, diverse piste investigative sono state seguite, nomi sono stati ipotizzati, e persino alcuni processi celebrati. Ma nessuna di queste strade ha mai portato alla cattura dell’assassino, lasciando la ferita aperta e alimentando il desiderio di giustizia da parte delle famiglie delle vittime e di tutta la comunità.

L’interrogazione parlamentare presentata alla Camera rappresenta un’ultima speranza per fare luce su questo caso irrisolto. L’impiego della genealogia del DNA, una tecnica investigativa all’avanguardia, potrebbe finalmente rivelarsi l’arma vincente per sconfiggere il silenzio che per troppo tempo ha avvolto la figura del Mostro di Firenze e per consegnare alla giustizia il colpevole di questi efferati delitti.

La speranza è che, dopo quasi quarant’anni, la verità possa finalmente emergere e che le famiglie delle vittime possano finalmente ottenere giustizia e chiudere un capitolo doloroso della loro vita.

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