Morto Alberto Franceschini, storico fondatore delle Brigate Rosse

Prato, [26/04/2025] – Si è spento lo scorso 11 aprile, all’età di 78 anni, Alberto Franceschini, figura di spicco della lotta armata italiana e tra i fondatori, insieme a Renato Curcio e Mara Cagol, dell’organizzazione terroristica Brigate Rosse. La notizia del decesso è stata diffusa solo in data odierna.
Nato a Reggio Emilia nel 1947, Franceschini è stato una figura centrale negli anni di piombo. Il suo nome è indissolubilmente legato alla nascita e alle prime azioni delle Brigate Rosse, che insanguinarono l’Italia negli anni ’70 e ’80.
Il suo coinvolgimento con la lotta armata culminò in diverse condanne definitive. Tra queste, spiccano quella per il sequestro del giudice genovese Mario Sossi, avvenuto nel 1974, e per l’omicidio di due esponenti del Movimento Sociale Italiano (MSI) a Padova, sempre nel 1974.
Franceschini fu arrestato nel 1974 e successivamente condannato a una lunga pena detentiva. Nel corso degli anni trascorsi in carcere, prese progressivamente le distanze dalla lotta armata e dal suo passato. Ottenne la libertà condizionale nel 1992 e la completa riabilitazione nel 1998.
Dopo la sua scarcerazione, Franceschini si dedicò alla scrittura e alla riflessione sul periodo storico in cui aveva militato, testimoniando in diverse occasioni la sua evoluzione e il suo distacco dalle scelte violente del passato.
La scomparsa di Alberto Franceschini segna la fine di un’epoca e riapre inevitabilmente il dibattito su uno dei periodi più drammatici della storia repubblicana italiana.