Giallo sulla morte di Marco Affatigato: il fantasma della destra radicale.

Nizza (Francia) – Un alone di mistero avvolge la notizia, della morte in Francia di Marco Affatigato, figura controversa il cui nome è indissolubilmente legato alle pagine più oscure della storia italiana. L’ex militante di Ordine Nero, il cui nome ha a lungo aleggiato tra presunti coinvolgimenti in trame e depistaggi, sarebbe deceduto in circostanze che al momento appaiono tutt’altro che chiare. La polizia francese ha avviato un’indagine per far luce su questo improvviso epilogo.
Originario di Lucca, il passato di Marco Affatigato si radica profondamente negli anni di piombo. La sua militanza nell’estrema destra negli anni ’70 lo ha posto al centro di intricate vicende. Dalla politica a una supposta collaborazione con i servizi segreti, il suo nome è stato persino accostato, seppur con successiva estraneità accertata, alla strage di Ustica, venendo indicato in un momento storico denso di interrogativi come il possibile “uomo della bomba” a bordo del DC9.
La sua esistenza ha conosciuto una svolta inattesa quando, dopo anni di latitanza, Affatigato fu rintracciato e arrestato nel 2016 in un albergo di Nizza. La fuga, iniziata nel 2015, si concluse grazie alla tenacia degli investigatori della squadra mobile di Lucca, che lo individuarono nel sud della Francia attraverso intercettazioni telefoniche e la collaborazione della gendarmeria francese. Al momento della cattura, Affatigato era destinatario di ben quattro mandati di cattura internazionali per reati finanziari di rilievo, tra cui la bancarotta fraudolenta della società Commercial Key.
Tuttavia, è il suo passato politico a rendere la sua figura ancora oggi foriera di interrogativi. Condannato in passato per ricostituzione del partito fascista e favoreggiamento del pluriomicida Mario Tuti, il suo nome è emerso in connessione con eventi drammatici come la strage di Bologna del 1980 (dove fu arrestato e poi rilasciato per assoluta mancanza di prove) e, in modo più persistente, con il mistero irrisolto di Ustica.
Descritto da alcuni come un uomo che avrebbe intrattenuto legami anche con i servizi segreti francesi, Affatigato è stato definito l’uomo dei “due depistaggi”. Nel contesto della strage di Ustica, si parlò di un “camerata in missione verso Palermo” che si trovava a bordo dell’aereo. Successivamente, il suo volto comparve in un identikit diffuso dalla questura di Bologna dopo l’attentato alla stazione, con una somiglianza inquietante con i Nuclei Armati Rivoluzionari Fioravanti e Mambro, poi condannati per la strage.
Ora, la sua morte in terra francese, avvolta da circostanze poco chiare, riapre inevitabilmente interrogativi sul suo ruolo nelle intricate vicende che hanno segnato la storia italiana. Le indagini condotte dalla polizia francese potrebbero gettare nuova luce su quest’ennesima, inattesa svolta nella complessa esistenza di Marco Affatigato, un uomo il cui nome è stato a lungo usato da strani meccanismi come sinonimo di ombre e segreti internazionali.