Corte di Cassazione, l’ultima tappa del caso Mollicone: si decide sul futuro dei Mottola

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Dopo 24 anni di indagini, processi e colpi di scena, il caso di Serena Mollicone arriva alla Corte di Cassazione, che potrebbe porre la parola fine alla vicenda giudiziaria sull’omicidio della 18enne di Arce.

La Suprema Corte dovrà decidere se confermare l’assoluzione per l’ex comandante della stazione dei carabinieri di Arce, Franco Mottola, per il figlio Marco e la moglie Annamaria, oppure se rimettere tutto in discussione. I due verdetti della Corte d’Assise di Cassino e dei giudici d’appello di Roma hanno portato all’assoluzione della famiglia Mottola, mentre la vicenda degli altri due imputati, i carabinieri Vincenzo Quatrale e Francesco Suprano, si è chiusa in secondo grado con l’assoluzione.

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La Procura Generale di Roma ha chiesto un nuovo processo per la famiglia Mottola, basandosi su presunte carenze nelle motivazioni, mancata valutazione di nuovi elementi e contraddizioni nella sentenza di luglio 2024.

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L’accusa aveva chiesto 24 anni di carcere per Franco Mottola e 22 per il figlio e la moglie. La Corte d’Assise d’Appello, tuttavia, ha ritenuto che non ci fosse certezza della loro colpevolezza, né che Serena fosse stata uccisa nella caserma di Arce.

La studentessa scomparve da casa il 1° giugno 2001 e fu ritrovata in un bosco due giorni dopo, con mani e piedi legati e un sacchetto in testa. La morte fu causata da asfissia. Da allora, la famiglia di Serena ha combattuto per ottenere giustizia, ma finora nessun colpevole è stato individuato.

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