Carmine Gallo, ex superpoliziotto coinvolto nel caso Equalize muore improvvisamente

Stroncato da un infarto nella sua abitazione di Garbagnate Milanese, l’ex dirigente di polizia era ai domiciliari in attesa di giudizio. La morte prematura lascia attoniti e pone una lunga serie di interrogativi.
Milano – Si è spento improvvisamente nella sua abitazione di Garbagnate Milanese, stroncato da un infarto, Carmine Gallo, ex dirigente di polizia noto per aver condotto indagini di spicco come la risoluzione dell’omicidio di Maurizio Gucci e il sequestro di Alessandra Sgarella. Gallo, 66 anni, era agli arresti domiciliari in seguito al suo coinvolgimento nell’inchiesta “Equalize”, un’indagine della Dda e della Dna che ipotizza l’esistenza di una rete di cyber spie dedita al dossieraggio su commissione.
La carriera di Gallo, iniziata nel 1978, è stata segnata da importanti successi nella lotta alla criminalità organizzata e nelle indagini sui sequestri di persona. Oltre ai casi Gucci e Sgarella, Gallo è stato protagonista del pentimento del boss della ‘ndrangheta Saverio Morabito e ha contribuito alla cattura del killer Michele Profeta. Tuttavia, negli ultimi anni, la sua figura è stata offuscata da alcune inchieste giudiziarie, culminate con l’arresto nell’ambito del caso Equalize.
Secondo l’accusa, Gallo sarebbe stato a capo di una presunta rete di cyber spie che ruotava attorno alla società Equalize, fondata da Enrico Pazzali, presidente di Fondazione Fiera Milano. La rete avrebbe svolto attività di dossieraggio su larga scala, coinvolgendo personalità di spicco del mondo politico ed economico. Gallo e i suoi coindagati erano in attesa dell’udienza del 19 marzo, quando il Tribunale del Riesame avrebbe dovuto discutere l’appello della Procura per l’aggravamento delle misure cautelari.
La Procura di Milano ha disposto l’autopsia sul corpo di Gallo per accertare le cause del decesso.
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