Nuovo capitolo sulla strage di Erba? L’autore del libro si rivolge ai “criminologi da tastiera”
Lucca – Si riaccende il dibattito sulla strage di Erba. Davide Cannella, autore del libro “Strage di Erba vista da chi ha lavorato al caso”, ha lanciato una sfida aperta a tutti coloro che, senza un’approfondita conoscenza della vicenda, si sono pronunciati sull’innocenza di Olindo Romano e Rosa Bazzi.
In un post sui social media, l’autore ha espresso il suo disappunto per le affermazioni categoriche di molti “criminologi da tastiera”, invitandoli a confrontarsi con lui sulla base di prove concrete e non di supposizioni.
“Vedo sedicenti criminologi/e pontificare sulla strage di Erba senza aver approfondito neppure un aspetto del caso. Affermano con veemenza che Rosa e Olindo siano innocenti, ma privi/e di qualsiasi fondamento scientifico…”]
Davide Cannella ha inoltre anticipato un passaggio particolarmente significativo del suo libro, che a suo parere potrebbe aver innescato la spirale di violenza di Olindo Romano. Si tratta di una testimonianza diretta di Rosa Bazzi, in cui descrive un episodio di violenza subita da un uomo non “troppo misterioso”, che l’avrebbe minacciata di morte se avesse parlato.
“…Mi ha picchiata e ho perso sangue del naso. Cioè… Lui era sopra di me sul divano. Ho cercato di lottare, sono caduta e ho picchiato la testa sullo spigolo del tavolino…”]
L’autore ha infine sottolineato l’importanza di un dibattito costruttivo e basato sui fatti, invitando tutti coloro che sono interessati ad approfondire la questione a leggere il suo libro.
La vicenda della strage di Erba continua a suscitare grande interesse e dibattito nell’opinione pubblica. Le nuove dichiarazioni dell’autore Davide Cannella potrebbero aprire nuovi scenari investigativi e rimettere in discussione le conclusioni a cui si era giunti in passato e cioè che Rosa non ha partecipato direttamente alla mattanza.
