Strage di Erba: Inammissibile la richiesta presentata dal PM di Milano Transfuser

Domenico Chiaro, avvocato generale di Stato in aula per la revisione del processo per Olindo Romano e Rosa Bazzi per la strage di Erba, tribunale di Brescia 1 marzo 2024. Ansa Filippo Venezia

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Brescia – Un nuovo capitolo si chiude nel complesso caso della strage di Erba. La Corte d’Appello di Brescia ha infatti dichiarato inammissibile la richiesta di revisione del processo presentata da Olindo Romano e Rosa Bazzi, condannati all’ergastolo per la macabra vicenda che sconvolse l’opinione pubblica nel 2006.

Secondo i giudici, le nuove prove presentate dalla difesa non sono sufficienti a mettere in discussione la sentenza di condanna emessa in primo grado. In particolare, la Corte ha sottolineato come le nuove evidenze non siano né sufficientemente innovative, né in grado di invertire il giudizio di colpevolezza già espresso nei confronti della coppia.

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Anche la richiesta di revisione presentata dal sostituto procuratore di Milano Cuno Tarfusser è stata respinta, in quanto considerata inammissibile per un vizio di forma.

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Con questa decisione, la condanna all’ergastolo per Olindo Romano e Rosa Bazzi rimane definitiva, confermando la sentenza emessa in precedenza.

Un caso che divide l’opinione pubblica

La strage di Erba, con il suo carico di orrore e le numerose questioni ancora aperte, ha sempre suscitato un grande interesse mediatico e diviso l’opinione pubblica. Le richieste di revisione presentate nel corso degli anni hanno riacceso il dibattito sulla colpevolezza dei coniugi Romano e Bazzi, alimentando dubbi e interrogativi.

La decisione della Corte d’Appello di Brescia, se da un lato chiude un capitolo di questa triste vicenda, dall’altro potrebbe non mettere definitivamente la parola fine sulla questione.

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