Naufragio: una catena di errori annunciati
Testimoni e documenti svelano una serie di negligenze che hanno portato al disastro
Palermo: nuovo capitolo si apre sulla tragedia del naufragio del Bayesian. Le ultime indagini hanno rivelato una sconcertante verità: il disastro era prevedibile e, in larga parte, evitabile.
“Una sommatoria lunghissima di errori”. Così un esperto nautico ha definito le circostanze che hanno portato all’affondamento della Bayesian. Secondo le testimonianze raccolte e i documenti analizzati, diverse scelte sconsiderate avrebbero contribuito al tragico epilogo.
Innanzitutto, la disposizione dei passeggeri nelle cabine al momento dell’impatto con la tempesta è stata giudicata altamente pericolosa. “Le persone non dovevano essere nelle cabine”, ha affermato l’esperto, sottolineando come questa circostanza abbia notevolmente limitato le possibilità di salvataggio.
Inoltre, la decisione di tenere la nave all’ancora in prossimità della zona colpita dalla perturbazione è stata definita “un errore gravissimo”. “La barca non doveva essere all’ancora”, ha aggiunto l’esperto, spiegando come questa manovra abbia reso la nave più vulnerabile alle forti onde.
Ma le domande non finiscono qui. Un altro elemento che ha destato perplessità è l’apparente impreparazione dell’equipaggio di fronte alla tempesta. “Come mai l’equipaggio non sapeva della perturbazione in arrivo?”, si chiede l’opinione pubblica. Le testimonianze dei passeggeri, che hanno parlato di una tempesta arrivata “all’improvviso”, sono state smentite dai dati meteorologici. “È arrivata all’improvviso un bel niente”, ha affermato l’esperto, mostrando le carte meteo che prevedevano chiaramente l’arrivo della perturbazione.
L’inchiesta è ancora in corso e si preannunciano nuovi sviluppi. Intanto, la comunità nautica è scossa da questa vicenda che solleva interrogativi sulla sicurezza in mare e sulla professionalità di alcuni operatori.
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