Bambini azzannati dai cani di casa: due gravissimi episodi a Roma e a Caltanisetta
Gli istruttori e gli esperti di cani raccomandano sempre di fare attenzione quando vengono a contatto bambini specie in tenerissima età e cani, specie di taglia cospicua. Qui gli incidenti, che non coinvolgono se non in casi rarissimi i cani da caccia, che non a caso sono quelli che per primi hanno stabilito un’intesa con l’uomo, sono invece all’ordine del giorno con i cani selezionati dall’uomo e quindi frutto alquanto innaturale e “costruiti” per la difesa della casa o della proprietà. Questi intanto hanno per forza un’aggressività intrinseca. Voluta e cercata dall’uomo con secoli di incroci. Che si può scatenare quando sulla scena anche domestica, compare un bambino, un “cucciolo” molto piccolo e per questo pieno di attenzioni da parte di quello che il cane vede come capobranco, coè il padrone. Da questa “gelosia” nascono drammi.
Come quello accaduto in questi giorni a Roma, dove una bambina di appena 2 anni e la nonna sono state pesantemente azzannate da un cane di casa.
Sarebbe potuta finire in una tragedia, un’altra a pochi giorni di distanza dalla morte di Paolo Pasqualini, il 39enne sbranato e ucciso da tre rottweiler, mentre faceva jogging nel parco di Manziana, vicino Bracciano (Roma). Fortunatamente, seppur in gravi condizioni, una bambina di due anni ancora da compiere e la nonna 75enne, sono vive. Anguillara è ancora sotto choc per un’altra aggressione di cani, questa volta in casa.
Ma nipote e nonna sono entrambe in prognosi riservata in ospedale ma qualche buona notizia c’è. La piccola, che ha ricevuto ferite al volto e soprattutto alla testa, resta in sedazione profonda e la prognosi resta assolutamente riservata. È ricoverata in Terapia intensiva pediatrica del Gemelli diretta dal professor Giorgio Conti.
L’intervento al braccio sinistro subito dalla nonna di 75 anni, è riuscito a scongiurare l’amputazione. In condizioni stabili, è ora ricoverata anche lei, in terapia intensiva, ma all’ospedale San Camillo. L’intervento al braccio sinistro, delicato, è riuscito a scongiurare l’amputazione.
A ricostruire quando accaduto ci stanno pensando i carabinieri insieme alla procura di Civitavecchia. Al momento non ci sono ipotesi di reato. Secondo quanto appreso la piccola stava giocando come tante altre mattine a casa dei nonni quando quei cani, due pastori tedeschi che conosceva da quando è nata, l’hanno aggredita. È stata questione di pochi istanti e uno, la femmina, si è avventata sulla bimba e sulla nonna.
L’allarme è scattato intorno alle 11, quando i vicini hanno sentito le urla. La bimba, in seguito alle ferite riportate, è stata portata con l’elicottero dal 118 al policlinico Gemelli. È stata ferita al volto, alla testa e agli arti. I medici sono intervenuti intubandola ed è ora in sedazione profonda. Anche la nonna è stata trasportata in ospedale con urgenza.
I cani sono stati messi in sicurezza. Uno, il pastore tedesco femmina, sarebbe stato individuato come responsabile del ferimento. Sono in corso accertamenti per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto. Entrambi i cani saranno analizzati e non è esclusa che venga richiesta una perizia.
L’altro caso in Sicilia. Una bimba di 4 anni di San Cataldo (in provincia di Caltanissetta) è arrivata oggi pomeriggio in gravi condizioni all’ospedale Sant’Elia dopo essere stata azzannata da un pitbull. Il cane, anche qui di proprietà della sua famiglia, l’ha morsa alla testa, alle braccia e ai glutei provocandogli ferite profonde.
La bimba è stata trasportata in codice rosso al pronto soccorso e, dopo aver constatato la gravità della situazione, i medici l’hanno sedata e sottoposta a intervento chirurgico. Sono stati applicati oltre 30 punti di sutura. Al momento è ricoverata in prognosi riservata.
Lo scorso Gennaio, anche una coppia di Siracusa è stata azzannata dal proprio cane: sempre un pitbull. L’animale, stando alle dichiarazioni dei proprietari, non aveva mai dato alcun segnale di aggressività e avrebbe prima ringhiato alla donna, per poi sferrarle un morso. Sarebbe poi seguita l’aggressione al marito, intervenuto per soccorrere la coniuge ferita.
Daniele Vanni
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