Omicidio Pierina Paganelli: ormai la cronaca criminale è in diretta televisiva

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Con l’aumentare del numero di trasmissioni di cronaca nera o criminale e delle ore televisive dedicate al “Crimen” cioè a quei fatti di sangue o violenza o reati contro il patrimonio o la persona, per i quali i giudici antichi, quelli latini “distinguevano, decidevano”, da: “cernere” in Latino appunto da cui viene il nostro discerne o giudicare, e che si rifaceva ai più orientali giudici greci che con il verbo “crino” indicavano la stessa azione del “pronunciare una sentenza”, con questo proliferare, finirà che noi giornalisti di nera, ma anche i criminologi o gli avvocati e i giudici stessi, apprenderanno le novità dal tubo catodico. Che nel “crimine” sta prendendosi una bella rivincita sui cosiddetti “social” che segnano il passo ed una profonda stanchezza ovunque. Esclusa la messaggistica personale. Che è altra cosa dall’informazione.

Così, nel caso dell’omicidio di Pierina Paganelli (che potremmo anche chiamare affettuosamente: “Pierina” perché ormai la tv ci fa credere che uccisi, assassini o testimoni, siano nostri familiari, tanto di frequente li vediamo!) abbiano nuove rivelazioni da “Quarto Grado”, che informatissimo, ci fa sapere che Manuela Bianchi (la conosciamo come fosse nostra cugina!) se ne va di casa. Si: Manuela Bianchi lascia il suo appartamento di via del Ciclamino a Rimini.

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La nuora della 78enne Pierina Paganelli, trovata senza vita nel garage del condominio nel quale viveva e che per prima la rinvenne, facendo saltare tutti (o quasi, perché: Aattenzione! Queste “indagini” televisive sono quasi tutte molto superficiali e costruite più per sollevare curiosità che per trovare verità!) gli “altarini” e i segreti costuditi dal condominio che ora lei lascia.

Guarda caso, però, dopo tante interviste, dopo aver rovesciato (e spesso distrutto per sempre!) come un calzino, la vita degli “attori” sulla scena del delitto, chi ha ucciso la donna a coltellate è ancora a piede libero. Men che meno si è trovato un possibile movente. Ma si sono plurintervistati, i principali sospettati del caso: la nuora della vittima, apunto, il fratello Loris Bianchi e i due vicini di casa, Valeria Bartolucci e Louis Dassilva.

E, sempre guarda caso, nessuna indagine televisiva ha aiutato che le indagini le fa davvero e nessuno dei quattro è per ora indagato. Ma i ‘mal di pancia’ tra vicini di casa avrebbero spinto Manuela a prendere la decisione di abbandonare l’appartamento nella palazzina di via del Ciclamino. E di farlo sapere alle televisioni.

Secondo quanto riferito dal programma Tv “Quarto Grado”, infatti, Manuela avrebbe scelto di portare con sé anche la figlia minorenne: “Se chi scrive questi messaggi può arrivare fin davanti alla porta di casa mia – ha detto – allora non mi sento più sicura in questo condominio. Per questo ho scelto di portare con me mia figlia e di allontanarmi da via del Ciclamino”.

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Il gruppo, prima che la storia extraconiugale tra Bianchi e Dassilva fosse scoperta dagli investigatori, era difesa dal medesimo pool legale. Oggi invece, la Bartolucci ha spiegato di aver cambiato avvocato e la nuora di Paganelli è pronta a lasciare il condominio.

Una decisione maturata, a detta di Manuela, per via della paura provata per alcuni messaggi minatori ricevuti nel corso dei mesi sul pianerottolo di casa e scritti sui muri del sottopassaggio stradale dove era solita incontrare il vicino di casa.

Rapporti azzerati tra Manuela Bianchi e Valeria Bartolucci. Anzi tesi, adesso, quelli tra quelle che, un tempo, erano o almeno dicono nelle interviste, di essere state, molto amiche. Secondo quanto riferito da Quarto Grado, la prima avrebbe invitato la vicina di casa ad avere un chiarimento, dopo la rivelazione della relazione clandestina avuta con Dassilva. Manuela non si è però fatta viva preferendo rispondere alle richieste tramite sms.

“Come sai – aveva spiegato nelle chat – non ho cercato nessuno. Volevo dirti questa cosa da tanto tempo ma temevo la tua reazione. Purtroppo mi sono innamorata. Quella che credi di sapere non è tutta la verità”.

La Bianchi aveva inoltre fatto riferimento anche all’uccisione di Pierina. “Desidero che veniate fuori da questa situazione in cui entrambi vi siete ritrovati vostro malgrado. Chi ama vuole il bene dell’altro e se il bene di Louis sei tu, io non posso che essere felice”.

La Bartolucci, però, aveva insistito per avere un confronto diretto. “Se hai paura della mia reazione – aveva scritto – sappi che oggi non voglio fare nulla”.

Manuela invece continuava a fare riferimento al rapporto avuto con Dassilva. “Sono stata in pena per voi questa notte – rispondeva Bianchi -. Quanto accaduto con te mi addolora e in casa vengo trattata peggio di prima. Mi dispiace per tutto questo e spero che stiate meglio”.

Vero diluvio di parole. Tra social e, di più, nelle interviste. Ma nessuna verità.

E non vi aspettiate che ne venga nella prossima puntata televisiva. Che sarà, forse, divisa e strutturata in siparietti, tra Olindo e Rosa, e la loro innocenza, e Liliana Resinovich, per sapere se era sposa fedele o voleva scappare con Claudio in Sud America.

E io, che da bimbo, mi meravigliavo che negli anni ’50, quando la TV non era certo un mezzo invasivo, ma molto spesso educativo e non fatto tutto di “Pacchi”, “Eredità”, “grandi Frateli” e Amici” e, soprattutto grondante di pubblicità, tra un cuoco, un albergatore e l’altro, si fosse abbonata al settimanale: “Crimen”!!

Daniele Vanni

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