Processo Severi, in aula si tenta di ricostruire il delitto
Ucciso e poi decapitato. Infine il cadavere “ghigliottinato” trasportato su un telo chirurgico.
Così la ricostruzione da parte dell’avvocato di parte civile, con la decapitazione del 53enne di Civitella e poi il cadavere trascinato su un telino chirurgico
Davanti alla corte d’assise di Forlì, sono scorse oggi le immagini drammatiche del ritrovamento del cadavere. Con i medici legali chiamati dalla parte civile nel processo per l’omicidio di Franco Severi, avvenuto nel 2022 a Civitella. E il cadavere trascinato e gettato nel dirupo dove verrà ritrovato un giorno dopo.
Un’ipotesi definita compatibile oggi dai medici legali chiamati a testimoniare davanti alla corte d’assise di Forlì dall’avvocato Massimiliano Starni, che assiste i fratelli e le sorelle di Franco Severi.
Il cadavere del 53 enne fu trovato il 22 Giugno di un anno e mezzo fa, nel podere di famiglia a Civitella di Romagna. L’arma del delitto ignota anche perché la testa non è mai stata rinvenuta e sul resto del corpo non è stata mai rilevata alcuna ferita mortale. Unico imputato, il fratello della vittima, Daniele, che da un anno e mezzo in carcere si dichiara innocente.
Il telino chirurgico, secondo l’ipotesi della parte civile, potrebbe essere stato preso proprio da Daniele in una delle ambulanze, dove a lungo aveva lavorato come autista. Quel tipo di telo avrebbe aiutato a trattenere il sangue, per non lasciare tracce.
A contestare questa ricostruzione, gli avvocati della difesa, Massimiliano Pompignoli e Maria Antonietta Corsetti. In aula oggi sono state a lungo proiettate le macabre immagini del ritrovamento cadavere. Presenti, come sempre, in aula, sia l’imputato che gli altri fratelli costituitisi come parte civile.
Tra loro e Franco da una parte, e Daniele dall’altra, c’erano stati anni di scontri e litigi per l’ eredità e per la proprietà proprio di quel podere. Che sarebbe il movente. E quando mai, nel crimine, non entrano i soldi?