Sparatoria in una scuola nell’Iowa: suicida l’aggressore
Spari in una scuola superiore di Perry. Si sarebbe suicidato l’uomo che ha fatto fuoco colpendo tre persone
Ormai si tratta di una guerra interna, dove la diffusione delle armi sono non la causa, ma l’esplicitazione, se non proprio un epifenomeno, perché chi acquista un’arma, -Pozzolo docet, – prima o poi da questa, che è stata costruita per questo, esplodono colpi. Del resto, Hollywood, come gli studios televisivi USA non fanno che sfornare da decenni e decenni, milioni di immagini dove le armi le fanno da padrone: sia nel Western, come nelle guerre spaziali, dai film sulle guerre mondiali o sul Vietnam, a quelli di mafia e sul proibizionismo, per non parlare dei miliardi di polizieschi che poi hanno invaso il mondo.
L’ennesima sparatoria è avvenuta questa volta, alla Perry High School in Iowa. Il bilancio, riferito dalle forze di polizia in una conferenza stampa, è di tre persone ferite. Si tratta di due studenti e di un dipendente della scuola. L’aggressore si sarebbe poi tolto la vita.
Le lezioni non erano ancora iniziate quando è avvenuta la sparatoria, ha detto lo sceriffo, aggiungendo che le autorità sono arrivate a scuola entro sette minuti dalla segnalazione. La scuola è ora “al sicuro”, hanno riferito le autorità.
La sparatoria si è verificata nel primo giorno di ritorno in classe dopo le vacanze invernali per i 1.785 studenti della Perry High School. Sul posto sono giunte almeno cinque ambulanze, diverse unità di polizia, elicotteri di elisoccorso e vigili del fuoco.
La sparatoria è avvenuta sullo sfondo dei caucus, le tradizionali e coloratissime (e costosissime) riunione dei dirigenti dei partiti politici per la scelta dei candidati alle elezioni presidenziali per quello che riguarda l’Iowa e non lontano da dove i candidati repubblicani stavano conducendo la loro campagna elettorale.
Daniele Vanni