Caso Apache La Russa

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Caso Apache La Russa, spuntano i video girati con i telefonini

I filmati sono stati acquisiti agli atti perché documentano cosa accadde quella notte, sono agli atti

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Esistono dei video girati con i telefonini che documentano cosa è accaduto a casa del Presidente del Senato Ignazio La Russa la notte del 18 Maggio, della quale si è discusso tanto, soprattutto per il ruolo del padre, dopo la quale una ragazza denunciò di aver subito violenza sessuale e quindi di aver avuto rapporti sessuali non consenzienti con il figlio del Presidente Ignazio La Russa, Leonardo Apache e con il dj Tommaso Gilardoni, dopo una serata in discoteca e continuata nell’abitazione dei La Russa.

Opposta la versione dei due giovani indagati. Per loro sarebbero stati rapporti sessuale consenziente, cioè normali e volontari. Così aveva testimoniato il dj, e il 12 Dicembre scorso, anche Leonardo Apache La Russa, che aveva respinto l’accusa di violenza sessuale. Interrogato in Procura a Milano, La Russa, al quale è stato prelevato il Dna, ha quindi confermato la versione da sempre fornita affermando che la ragazza, una ex compagna di liceo, era consapevole.

Secondo “Il Corriere della Sera” la novità dell’inchiesta della Procura di Milano starebbe proprio nei fotogrammi, nei quali, a dire degli articoli di stampa, la giovane sembrerebbe cosciente e partecipe. Ma allo stesso tempo i video da soli non possono dimostrare se e quanto il mix di alcol e sostanze che aveva assunto possa aver alterato il suo stato mentale, compromesso la sua capacità di autodeterminarsi e poi ricordare l’accaduto.

La scoperta dell’esistenza di questi filmati, innescata da una intercettazione, secondo il quotidiano, cambia i dati sulla cui base i magistrati devono decidere il tema cruciale dell’inchiesta: se la giovane abbia o meno prestato il consenso agli atti sessuali richiesto dalla legge per escludere che possano essere accusati di stupro. La Russa jr, 21 anni, e il suo amico dj Tommy, 24, sin dall’inizio ripetono che la ragazza era consenziente. Una valutazione resa ancor più complessa per la possibile interazione nella ragazza tra un disturbo psicologico, gli psicofarmaci che aveva assunto nei giorni precedenti e l’effetto della cocaina, della cannabis e dei due bicchieri di vino già consumati quella sera prima di arrivare in discoteca, dove poi vi ha aggiunto anche tre gin tonic, alcuni «shot» di tequila e forse altra coca.

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