Fiorenza Rancilio uccisa con un peso da palestra
Fiorenza Rancilio è tata uccisa con un peso da palestra: aveva paura del figlio Guido, accusato ora di omicidio
Questa la ricostruzione degli inquirenti, è stata con tutta probabilità stordita e poi uccisa con un peso da palestra, nella sua casa di Milano. Dove viveva con la paura del figlio Guido, ora accusato di omicidio.
Negli ultimi tempi, stando a quanto riportato da “ Il Corriere della Sera”, Fiorenza Rancilio avrebbe confidato di aver paura del figlio Guido e delle sue crisi, definite: psichiatriche ,e di quando “impazziva e spaccava tutto“.
Il corpo di Fiorenza Rancilio, di 73 anni, è stato ritrovato sul pavimento del grande salotto, avvolto in un piumone bianco, in alcuni asciugamani. Come di solito fanno gli assassini che nutrono un affetto verso coloro che hanno ucciso: quasi a proteggerli da loro stessi! Il cadavere presentava una grande e profonda ferita all’altezza della fronte, causata da uno o più colpi sferrati con un oggetto pesante.
L’oggetto è stato identificato in un peso da palestra, rinvenuto in una stanza accanto al salone dove c’era il corpo della vittima. Il peso, risultato positivo al luminol, sarebbe stato preso da una stanza-palestra situata all’ottavo piano.
Probabilmente, la donna è stata stordita con qualche sostanza prima di essere uccisa. Nessuno, infatti, ha sentito urla di dolore o d’aiuto. In un condominio dove invece, dicono i vicini, si sentiva tutto.
L’allarme è scattato alle 9 e mezza, quando i dipendenti non l’hanno vista scendere in ufficio.
Il figlio 37enne Guido Augusto Gervaso Gastone Pozzolini Gobbi Rancilio è ora accusato di omicidio volontario aggravato e piantonato dai carabinieri al Policlinico. Era stato trovato in un’altra stanza, seduto, immobile e silenzioso. Tra l’ottavo e il nono piano, si legge ancora sul ‘Corriere della Sera’, erano seminate un po’ ovunque benzodiazepine. Il 37enne era in cura da anni per una forma di schizofrenia.
I Rancilio (vedi articolo precedente) sono un casato fondato dal padre di Fiorenza Rancilio, Gervaso, costruttore negli anni del boom economico. Oggi quello dei Rancilio è un colosso immobiliare in mezza Europa.
Il fratello della vittima, Augusto Rancilio, architetto di 26 anni, fu rapito dalla ‘ndrangheta a Cesano Boscone nell’hinterland di Milano nel 1978 e non tornò mai a casa. Fu ucciso dai suoi carcerieri in Aspromonte dopo aver tentato di fuggire.
I Rancilio avevano creato una fondazione benefica nel nome di Augusto, di cui proprio la sorella Fiorenza era la presidente.
Fiorenza Rancilio e il marito, a sua volta erede di una dinastica di storici gioiellieri milanesi, si trasferirono in Svizzera per paura di subire altri rapimenti. Proprio in Svizzera è nato il figlio ora accusato di omicidio.
< Daniele Vanni >
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