Clamoroso errore giudiziario in Portogallo per scambio di persona
Lisbona, 13 novembre 2023 – Un clamoroso errore giudiziario ha travolto il primo ministro del Portogallo, Antonio Costa, costretto a dimettersi lo scorso 7 novembre dopo essere stato accusato di corruzione.
La procura portoghese ha ammesso di aver commesso un errore, trascrivendo male il nome dell’indagato. In realtà, il vero sospetto di aver commesso reati di corruzione è il ministro dell’Economia Antonio Costa Silva, omonimo del premier.
Al centro dello scandalo vi sono le concessioni per le miniere di litio nel nord del Portogallo, un progetto per un impianto per l’idrogeno verde e un centro dati nella città costiera di Sines.
All’inizio del mese, la polizia portoghese ha fatto irruzione in diversi edifici privati e pubblici, fra cui i ministeri dell’Ambiente e delle Infrastrutture e la sede del comune di Sines, nell’ambito di un’ampia indagine per corruzione e traffico di influenze.
La procura ha quindi disposto l’arresto del capo dello staff di Costa, Victor Esaria, del sindaco di Sines e di altre tre persone. Fra i sospettati vi sono anche il ministro delle Infrastrutture, Joao Galamba, e il capo dell’agenzia portoghese per l’Ambiente.
Secondo le accuse, i sospetti usavano il nome del primo ministro nei loro traffici illeciti.
Costa si è sempre dichiarato innocente, ma ha presentato le dimissioni al presidente Marcelo Rebelo de Sousa, convolando elezioni anticipate alle quali, aveva detto, non ha intenzione di ricandidarsi.
L’errore giudiziario ha suscitato un’ondata di sconcerto in Portogallo, dove Costa era un leader popolare e rispettato.
Il caso ha anche sollevato dubbi sulla trasparenza e l’efficienza della giustizia portoghese.
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