Ipotesi serial killer per le tre uccisioni di Roma

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Dopo le due donne di nazionalità cinese trovate morte in via Augusto Riboty a Roma, nel quartiere Prati, nello stesso quartiere, non molto distante dalla zona dei tribunali, è stato trovata cadavere una transessuale. In tutti e tre i casi ad uccidere è stata un’arma da taglio e tutte e tre le donne pare si prostituissero, per cui si è affacciata l’ipotesi del serial killer. Naturalmente è da stabilire se la mano che ha colpito nei due casi è sempre la stessa, ma certo è difficile, se così fosse, trovare un movente diverso da quello maniacale, perché le tre uccisioni siano collegate.

Una delle due donne cinesi, forse in fuga, è stata trovata sul pianerottolo di un edificio e l’altra all’interno di un appartamento di Via Riboty, entrambe in una pozza di sangue. Mentre la donna transessuale è stata trovata morta oggi in un appartamento di via Durazzo, sempre nel quartiere Prati. La vittima sarebbe stata uccisa da una coltellata al petto, nel letto della sua camera. Gli inquirenti sono al lavoro per capire se tra i due fatti ci siano collegamenti. Una delle ipotesi è che ci sia la stessa mano dietro gli omicidi. Anche perché le due abitazioni distano poche centinaia di metri l’una dall’altra.

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I tre omicidi si sono consumati nel quadrilatero di strade intorno a piazzale Clodio, sede della città giudiziaria, nel quartiere Prati. Davanti ai due stabili di via Riboty e via Durazzo, teatro dei delitti molti residenti si informano sull’accaduto. Nel caso delle due donne ad allertare gli inquirenti è stato il portiere che ha trovato una delle due vittime riversa in un lago di sangue sul pianerottolo. Sul posto è così intervenuta la squadra mobile che ha presto individuato, seguendo una lunga e copioso scia di sangue, in casa, la seconda vittima. La polizia scientifica ha effettuato i rilievi e gli agenti stanno procedendo a raccogliere le prime testimonianze degli inquilini. “Abbiamo sentito solo arrivare le macchine della polizia, in pochi minuti ne sono arrivate tante – racconta un commerciante della zona -. Questa è una zona tranquilla, a pochi metri dal tribunale: è davvero preoccupante quanto avvenuto”.

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