La Falco Investigazioni ed il suo Team chiudono clamorosamente le indagini sulla strage di Erba
Il Pool investigativo dell’Agenzia Falco di Lucca, guidata dal Dr. Davide Cannella, con i figli Matteo e Luca, assieme al Genetista Forense Eugenio D’Orio e le Criminologhe Mary Petrillo e Rossana Putignano, che assistevano Azouz Marzouk, padre del bambino ucciso nella strage e che ha sempre avanzato dubbi sulla colpevolezza di Rosa ed Olindo, assistito dall’avvocato Luca D’Auria, hanno chiuso il loro lavoro d’indagine, durata molti mesi, con risultati concreti.
Tanto che il Pool è certo di aver acquisito materiale probatorio, così importante da poter richiedere la riapertura del procedimento penale: “Ma – si legge in una nota dell’Istituto di Investigazioni e Ricerche Falco – crediamo che sia nell’interesse degli imputati, primariamente e significativamente della Sig. Rosa Angela Bazzi, adesso ristretta nella casa Circondariale di Bollate, Milano ed alla quale abbiamo inviato una nota su quanto abbiamo trovato, che sia Lei, nel proprio esclusivo interesse, a sollecitare il Procuratore Generale competente e richiedere la revisione processuale, nei modi e nelle forme che il Codice di Procedura Penale prevede”.
Quali i risultati clamorosi? Intanto lo scardinamento, la cancellazione, su basi scientifiche, della cosiddetta “prova regina” come fu definita e non solo in campo giornalistico, quella della traccia di sangue che sarebbe appartenuta a Valeria Cherubini, rinvenuta sul battitacco dell’auto di Olindo Romano, traccia erroneamente definita “di sangue” e che di fatto ha portato all’ergastolo Rosa ed Olindo.
Bene, non si tratta di sangue come appurato dopo i rilievi fatti dal genetista forense Dr. D’Orio, che ha appurato senza ombra di dubbio che trattasi di tutto tranne che sangue.
Poi la rilettura, lo studio profondo, dove appaiono evidenti le testimonianze, acquisite e date per certe, anche dal Pm, ma che contraddicono apertamente la sentenza in positivo ed in negativo.
Intanto quelle limpide e precise dichiarazioni del teste Frigerio, da tutti considerate più che attendibili e che non chiamano mai in correo la Sig. Rosa.