Forlì, l’omicidio di Franco Severi, trovato decapitato: ispezione a casa di uno dei fratelli

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Controlli anche nella sua auto. La sorella aveva parlato nelle scorse ore di “cronaca di una morte annunciata”.

Nella serata di lunedì è stata perquisita la casa di uno dei fratelli di Franco Severi, l’agricoltore di 53 anni il cui corpo decapitato è stato trovato il 22 Giugno a Ca’ Seggio di Civitella di Romagna, sull’Appennino forlivese. Nell’abitazione di Meldola sono stati fatti anche rilievi scientifici, estesi anche a un’auto.

Si tratta di uno dei cinque fratelli di Severi che in passato aveva avuto contenziosi con la vittima. La sorella di Severi aveva parlato ieri su Facebook di: “cronaca di una morte annunciata, nessuno ci ha ascoltato”. È probabile che le frasi della sorella abbiano attirato le attenzioni di chi indaga e che la donna sia stata chiamata a motivarle.

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Le indagini, che finora hanno visto al centro dell’attenzione degli investigatori i fratelli della vittima, l’amico che ha trovato il corpo e alcuni conoscenti, proseguono, come si usa dire: nel massimo riserbo, ma alcuni punti sembrano chiari. Intanto che si tratta di un omicidio e non di un incidente come era trapelato in un primo momento. Poi, l’uccisione dell’agricoltore non sarebbe avvenuta in casa o nei paraggi, ma sicuramente in luogo lontano dal ritrovamento del corpo, trasportato lì con un mezzo. Infine che su sta indagando ancora sulle cause della morte: gli esami tossicologici diranno se Franco Severi sia stato avvelenato, e si proverà a capire se sia stato colpito forse proprio alla testa, che non è stata fatta ritrovare proprio per sviare le indagini. Altrimenti bisognerebbe ipotizzare altri scenari che sembrano lontani da questo omicidio, cioè un messaggio intimidatorio, ma allora dovrebbe emergere qualcosa di ben diverso dai legami e le frequentazioni di Severi, emersi fin qui.

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