Doppio femminicidio a Vicenza: una lettera anonima avvisava Lidia, ‘Attenta!’

Zlatan Vasiljevic (S), suicida e responsabile del duplice omicidio dell'ex moglie Lidia Miljkovic (in alto, a destra) e dell'attuale compagna Gabriela Serrano (in basso, a destra), in tre foto tratte dal profilo Facebook dell'uomo. L'autopsia sui corpi sarà effettuata con molta probabilità già nelle prossime ore a Vicenza. Gli investigatori voglio chiarire l'esatta dinamica dei fatti: se cioè Lidia sia stata uccisa a colpi di pistola prima o dopo la morte di Gabriela, il cui cadavere è stato trovato nell'auto insieme a quello dell'omicida. FACEBOOK/ ZLATAN VASILJEVIC +++ATTENZIONE LA FOTO NON PUO' ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA+++

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Nei report medici Zlatan era ritenuto “recuperato”

Qualche giorno prima di venire uccisa dal suo ex marito, Zlatan Vasiljevic, Lidia Miljkovic aveva ricevuto una lettera anonima di “avvertimento”. Il testo avvertiva Lidia di “non andare in giro”, ed era firmato “una tua amica”.

Lo ha rivelato il compagno di Lidia, Daniele Mondello, che la aveva trovata, tre giorni prima del duplice femminicidio (Zlatan ha ucciso anche la fidanzata, che però pare l’avesse lasciato da qualche tempo, Gabriela Serrano), nella cassetta della nuova abitazione che la coppia stava acquistando a Vicenza, tre giorni prima del duplice femminicidio.

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“È una sorta di lettera che poteva essere anche una minaccia – ha spiegato il compagno – non solo per Lidia, ma per tutta la famiglia, perché diceva sostanzialmente di non andare in giro tutti insieme, o che con lei ci fosse sempre qualcuno”.

I funerali delle due vittime, Lidia e Gabriela, e del loro assassino potrebbero venire celebrati tra lunedì e martedì della prossima settimana. Sono in corso le autopsie, dopodiché il magistrato potrà dare il nulla osta alle esequie.
In Questura, sono intanto continuate le audizioni dei parenti e dei testimoni. Fra le persone sentite dalla polizia anche l’ex marito di Gabriela, che con la figlia si era trasferito in Spagna. Al vaglio le immagini delle telecamere di sorveglianza nella zona del quartiere Gogna, dove Lidia è stata trovata morta in strada. Gli investigatori stanno cercando gli ultimi particolari, per ricostruire la dinamica del duplice femminicidio.
Intanto, la ministra della Giustizia Marta Cartabia ha chiesto ai suoi ispettori di avviare approfondimenti viste le due inchieste penali, la causa di separazione, il percorso “riabilitativo” che non hanno però fermato l’assassino. Il primo passo dell’ispettorato – una volta aperto un fascicolo – sarà chiedere una relazione ai vertici degli uffici giudiziari.

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