Acerra, patto tra clan per assicurarsi il controllo del territorio: ucciso il rivale
di Daniele Vanni
Tra i coinvolti nell’indagine anche Pasquale Di Balsamo, deceduto in una sparatoria il 29 aprile scorso. I carabinieri arrestano 6 persone
I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo Carabinieri di Castello di Cisterna hanno arrestato 6 persone per concorso in omicidio, detenzione illegale di armi e ricettazione, aggravati dal metodo e dalle finalità mafiose.
L’attività investigativa, svolta dal citato Nucleo e coordinata dalla D.d.a di Napoli, ha documentato l’esistenza e l’operatività di due gruppi criminali: uno ad Afragola guidato Cosimo Nicolì, e l’altro da Bruno Avventurato ad Acerra. I due sodalizi, in accordo tra loro, aevano ideato e organizzato l’omicidio di Pasquale Tortora, elemento di spicco dell’omonimo clan attivo ad Acerra e Casalnuovo di Napoli, avvenuto nel Maggio 2020. Il gruppo Avventurato ha fornito il necessario supporto logistico ai sicari, mentre Nicolì ha trovato i killer. Arrestati già gli esecutori materiali del delitto.
Un duplice movente dietro l’omicidio: vendicare l’uccisione di Giuseppe Avventurato, fratello di Bruno e già capo dell’omonimo gruppo, di cui si riteneva responsabile il Tortora, e suggellare un patto tra i due gruppi camorristici, finalizzato ad assicurarsi il controllo congiunto dei traffici illeciti nel territorio di Acerra.
Tra i coinvolti nell’indagine vi era anche Di Balsamo Pasquale, ucciso il 29 aprile scorso in una sparatoria avvenuta ad Acerra tra lo stesso Di Balsamo e un 21enne, anch’egli deceduto in conseguenza del conflitto a fuoco. Le evidenze investigative hanno dimostrato che Pasquale Di Balsamo si era prodigato in prima persona per fornire “l’appoggio” ai killer di Pasquale Tortora.