Revisione Processuale – Strage di Piazza della Loggia: Tramonte, “Non ero lì, sono innocente”
di Daniele Vanni
La dichiarazione durante l’udienza per chiedere la revisione del processo
Lo ha detto più volte nel corso del processo che si è concluso con la sua condanna all’ergastolo.
Maurizio Tramonte, in collegamento dal carcere di Fossombrone dove è detenuto, lo ha ripetuto oggi, nell’udienza nella quale chiede la revisione del processo: “La mattina del 28 Maggio 1974 non ero in piazza della Loggia a Brescia. Sono stato condannato innocentemente per la strage di piazza Loggia, un reato criminale e vigliacco. E io non sono né criminale, né vigliacco”.
Tramonte, oggi 70 anni, ha poi attaccato i due testimoni del processo, Vincenzo Arrigo e Domenico Gherardini, che affermarono, il primo di aver ricevuto da Tramonte una confessione, circa la presenza in piazza della Loggia; il secondo che Tramonte gli riferì di essere stato alla riunione di Abano Terme nella quale fu deciso l’attentato.
“Con loro non ho mai parlato di Piazza della Loggia – ha dichiarato Tramonte -. Sono due persone ignoranti e invidiose. Non è colpa loro, è la loro natura. Hanno voluto costruire su di me un personaggio che non esiste. Anzi che esiste solo nelle loro teste”.
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