La secca del Po restituisce la Panda con a bordo il cadavere di un uomo scomparso da cinque mesi

Tempo di lettura 2 minuti

di Daniele Vanni

Il ritrovamento sull’Isola Boschina, a Ostiglia di Mantova

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L’uomo era scomparso nel nulla nella notte tra il 6 e il 7 Novembre scorso, non molto lontano dal luogo del ritrovamento.
Carlo Morandi, 63enne dipendente della Provincia di Mantova, una volta uscito dalla sua casa di Correggioli di Ostiglia con la sua auto, una Fiat Panda, non aveva più dato segno di sé.
Nonostante le ricerche di Protezione civile, Vigili del fuoco e Carabinieri.
Morandi era un tecnico del Servizio strade della Provincia di Mantova, per lui mancava poco alla pensione. Poco tempo prima della scomparsa, aveva subito un’operazione, ragion per cui camminava ancora con difficoltà, utilizzando le stampelle che, però, la notte della scomparsa erano rimaste a casa. E questo aveva fatto pensare molto.

Ieri nel tardo pomeriggio alcuni pescatori, che si trovavano nella zona arginale dell’Isola Boschina a Ostiglia, hanno visto il tettuccio di un’auto affiorare dal Po, che è in una secca storica e davvero preoccupante. Hanno quindi subito dato l’allarme: sul posto sono arrivati i Carabinieri della Stazione locale, i Vigili del Fuoco e il sindaco di Ostiglia, Valerio Primavori, ma per recuperare l’auto si è dovuto aspettare l’arrivo del Gruppo sommozzatori di Milano, sempre dei Vigili del Fuoco.

Il punto dove il fiume, a causa del basso livello dell’acqua, ha fatto riaffiorare il mezzo è impossibile da raggiungere in auto e molto impervio anche a piedi. I sommozzatori, raggiunto il veicolo hanno scoperto che a bordo c’era il corpo di un uomo, al posto di guida e ancora con la cintura di sicurezza addosso. Una volta riportato il mezzo sulla riva si è avuta la conferma che l’auto era proprio la Fiat Panda bianca di Carlo Morandi.
Più tardi, nonostante le condizioni del cadavere fossero in avanzato stato di decomposizione, per via di oltre cinque mesi in acqua, è avvenuto il riconoscimento.
La salma è stata posta sotto sequestro e nei prossimi giorni sarà eseguita l’autopsia. Anche l’auto è stata messa sotto sequestro, per verificare se vi siano state anomalie del funzionamento che abbiano potuto causare un’uscita di strada.

Gli inquirenti sembrerebbero però escludere questa possibilità, anche perché, se si fosse trattato di un incidente, l’uomo avrebbe cercato di uscire dall’auto e quindi sarebbe stato ritrovato in una posizione diversa. Certo, potrebbe aver avuto un malore che lo ha portato a perdere il controllo del mezzo, ma questo sarà solo l’autopsia a stabilirlo e solo dopo di questa si potrà sapere con certezza dunque se si sia trattato di un gesto volontario o meno.

Quel che è certo è che la Panda si è inabissata in un posto diverso da quello del ritrovamento, dove non è assolutamente possibile arrivare in auto, poi la corrente del fiume l’ha spostata e la sabbia sul fondale l’ha fermata.

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