Attentato a New York, spari in metropolitana a Brooklyn: almeno 16 feriti
di Daniele Vanni
Il momento che stiamo vivendo è indubbiamente drammatico. Qualcosa che disorienta. Ci sono almeno una ventina di feriti, 16 dei quali colpiti in modo serio da un attentatore con una maschera antigas, un gilet arancione, come i dipendenti metro, alto circa 1,65 che ha aperto il fuoco alla stazione metro di Brooklin. La polizia ha ordinato alle scuole di non far uscire gli studenti ed invitato alla prudenza ed a limitare le uscite nella zona. Anche perché dalle prime indagini, pare un attentato ben studiato e non il gesto di un folle. Anche se non folle si possa definire chi attenta alla vita degli altri. In questo caso inermi passeggeri della metropolitana newyorkese.
È stato coinvolto un treno in direzione nord a Brooklyn. Secondo alcune testimonianze, l’attacco è cominciato nella terza carrozza tra la 59esima e la 36esima strada, dove sono stati ritrovati molti feriti e dove si incrociano tre linee: D, N e R.
È successo all’ora di punta, alle 8.30 del mattino ora locale.
L’attentatore a quanto riferito da diversi testimoni, sarebbe un afroamericano.
Il sindaco di New York Eric Leroy Adams continua a seguire gli sviluppi sulla sparatoria e lancia un avvertimento alla popolazione: “Mentre raccogliamo informazioni,
chiediamo ai residenti di tenersi alla larga dall’area per loro sicurezza e per facilitare le indagini”, afferma il suo portavoce.
Varie linee della metropolitana di New York, tra Brooklyn e Manhattan sono state sospese. Lo ha fatto sapere su Twitter la Metropolitan Transit Authority.
L’Fbi è naturalmente sulla scena del crimine. La sparatoria ha causato allarme anche in altre città americane, dove la sicurezza è stata rafforzata e in particolare a Washington, dove al momento però non c’è nessuna credibile minaccia.